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giovedì, Mag 13

Cosa pensano gli italiani del ddl Zan contro l’omobitransfobia



Da Wired.it :

Wired e Ipsos hanno sottoposto alcune domande sul disegno di legge a un gruppo di persone rappresentative della popolazione del nostro paese. Ecco i risultati e il commento di Alessandro Zan

Per il 57% degli italiani intervistati il problema della discriminazione esiste oggettivamente, ma il 30% di loro non sa neanche cosa sia il ddl Zan, dedicato proprio a contrastare la paura di chi è diverso, che si tratti di genere, disabilità, orientamento sessuale o identità di genere. E il 31% ritiene che il provvedimento sia addirittura sbagliato. Sono questi i primi risultati di una collaborazione di Wired con l’istituto di ricerca Ipsos, che nel corso delle prossime settimane ci aiuterà a capire meglio l’attitudine degli italiani nei confronti di temi di attualità. Le risposte alle mille interviste realizzate su un campione rappresentativo della popolazione italiana sopra i 18 anni sono state presentate durante il Wired Next Fest del 12 maggio e commentate proprio dal promotore della legge contro l’omobitransfobia Alessandro Zan.

Le risposte al sondaggio condotto da Ipsos per Wired denotano che c’è grande disinformazione, e che molta gente ha fatto del ddl Zan una bandiera ideologica per ottenere un consenso politico“, ha commentato il parlamentare Zan, ospite all’appuntamento del Wired Next Fest dedicato alla social innovation: “Le resistenze sono in parte culturali, e derivano da pregiudizi, ignoranza e diffidenza nei confronti di ciò che è percepito come diverso da noi. C’è un retaggio culturale molto pesante, e lo stesso elettorato di destra vede con diffidenza le leggi per i diritti civili“.

Zan ha tenuto a sottolineare lo scopo del suo disegno di legge: “Quello che si prevede di punire è l’istigazione all’odio e alla violenza per questioni di orientamento sessuale, di identità di genere e di disabilità, per evitare le discriminazioni di una società che può essere particolarmente ostile. Si tratta di un’estensione di una legge che esiste già, la legge Mancino del 1993. Occorre chiarire che cos’è la libertà di pensiero e di opinione e cosa invece costituisca istigazione all’odio. ‘Se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno’ è certamente in quest’ultima categoria. E su questo basta ricordare le parole di un altro sostenitore del ddl Zan, Fedez.

Al momento la legge Zan è calendarizzata al Senato, con un inizio dell’iter parlamentare. Quando si arriverà al voto? “La mia previsione è che i tempi siano molto lunghi, con molti emendamenti, a meno che questi vengano bloccati attraverso un passaggio diretto in aula. Volendo fare una previsione ottimistica, magari entro l’estate o entro la fine dell’anno potremmo avere la legge finalmente approvata“, ha risposto il parlamentare.

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[Fonte Wired.it]