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giovedì, Mag 14

Cosa prevede il decreto rilancio approvato dal governo



Da Wired.it :

Un piano da 55 miliardi di euro che tocca tutti i comparti produttivi. Il piano di aiuti maggiore, corrispondente a 25,6 miliardi di euro, sarà destinato ai lavoratori. E ci sono reddito di emergenza e regolarizzazione degli stranieri nel settore agricolo

Foto da governo.it

In una conferenza stampa del 13 maggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla presenza dei ministri Roberto Gualtieri (Economia), Roberto Speranza (Salute), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Teresa Bellanova (Politiche agricole), ha presentato il nuovo  “decreto rilancio” per far ripartire l’Italia dopo la crisi coronavirus. “Un testo complesso”, come lo ha definito il premier, composto da più di 250 articoli e che immette nel mercato italiano 55 miliardi di euro (finanziati in debito) per aiutare famiglie e imprese: “una cifra pari a due manovre, due leggi di bilancio”, ha sottolineato Conte. E un documento che interessa vari ambiti: dalle aziende alle scuole, dai lavoratori alle famiglie, dalla sanità all’agricoltura. “Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza che c’è un paese in grande difficoltà […] e la manovra per fronteggiare questa fase di emergenza è una manovra che contiene però anche delle premesse perché questa fase di ripartenza possa già concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale, ha promesso il presidente.

Gli aiuti per le imprese

Per le aziende il governo ha stanziato 16 miliardi: una parte sarà impiegata per contributi a fondo perduto per le imprese più piccole, mentre un’altra andrà a rifinanziare la ricapitalizzazione private per quelle più grandi. Quest’ultime – quelle che hanno un fatturato fino a 250 milioni – possono anche beneficiare del taglio dell’Irap. Le piccole imprese (in cui sono compresi anche artigiani e commercianti), invece, potranno usufruire di agevolazioni per il pagamento degli affitti e di una riduzione del costo delle bollette. 

Chi opera, invece, nel settore della ristorazione e del turismo, tra i più colpiti da quest’emergenza sanitaria, sarà esentato dal pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico, avrà sconti fiscali del 60% per poter svolgere lavori all’interno dei propri locali per assicurare il distanziamento sociale dei clienti e non dovrà versare la prima rata Imu. Inoltre, per favorire una ripresa del turismo, alle famiglie con Isee inferiore a 40 mila euro sarà offerto un tax credit per le vacanze fino a 500 euro. 

Il piano per i lavoratori

A loro è dedicata la parte più consistente della manovra, praticamente la metà del totale investito: 25,6 miliardi di euro. La cassa integrazione passa da 5 a 16 miliardi, e coprirà fino a un periodo di 9 settimane. Agli autonomi verranno riservati altri 600 euro per aprile (“quasi immediatamente”, ha promesso Conte) e mille a maggio. Verranno regolarizzati i lavoratori stranieri impiegati nel settore agroalimentare, oltre che colf e badanti, come la ministra Bellanova ha annunciato tra le lacrime di una commozione evidente. Lo smart working sarà agevolato per chi ha figli al di sotto dei 14 anni, che potrà usufruire anche di congedi parentali più lunghi (da 15 a 30 giorni). E raddoppierà anche l’importo del bonus babysitter.

Per tutti i lavoratori esclusi dalle forme di sostegno finora approvate è stato varato un reddito di emergenza. Per poterlo ricevere , bisogna avere un Isee inferiore a 15mila euro e un patrimonio mobiliare  inferiore a 10mila euro. Si potranno ricevere tra i 400 e gli 800 euro a seconda del nucleo familiare e sarà erogato in due tranche.

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[Fonte Wired.it]