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giovedì, Ott 10

Cosa sappiamo dell’attacco neonazista in Germania


Due persone sono state uccise e due sono rimaste ferite ad Halle, in Sassonia. L’assalitore ha agito spinto dall’antisemitismo e ha ripreso e postato il video in diretta su Twitch

La veglia per le vittime dell’attentato (foto: Jens Schlueter/Getty Images)

Il 9 ottobre un neonazista tedesco ha ucciso due persone e ne ha ferite altre due nel corso di un aggressione ad Halle, in Sassonia, Germania dell’est, che ha ripreso e trasmesso in diretta su Twitch, la piattaforma per videogiochi di Amazon. La polizia lo ha identificato e arrestato alcune ore dopo. Si tratta di Stephan Balliet, un uomo di 27 anni che le cronache descrivono come molto introverso e con pochi amici.

Il New York Times scrive che nel video, che è stato poi rimosso, l’assalitore diceva di chiamarsi Anon, di non credere all’Olocausto,  affermava che gli ebrei sarebbero la radice di tutti i problemi del mondo, incolpava le femministe e i migranti per il declino dell’Occidente e poi mostrava il suo arsenale di armi (composto soprattutto di ordigni esplosivi). Il filmato proseguiva con l’assalitore che guidava in direzione della moschea, provava senza successo a farvi irruzione lanciando bombe molotov, poi sparava a un passante. Chi era collegato in quel momento ha assistito anche a un secondo attacco, compiuto nei pressi di un kebab a pochi chilometri di distanza.

Nei minuti della sparatoria, nella sinagoga c’erano 51 persone che si erano riunite per celebrare lo Yom Kippur, la più importante festività ebraica.

Un fenomeno globale

L’attacco è avvenuto in Germania, un paese che per anni è stato esposto all’antisemitismo e dove, negli ultimi tempi, sono aumentate molto le aggressioni agli ebrei: motivo per cui lo scorso maggio le autorità tedesche hanno consigliato alle persone di fede ebraica di non indossare più la kippah, il tipico copricapo maschile.

Gli osservatori credono però che l’attacco di Halle vada inserito in un contesto più ampio e che sia la dimostrazione di una nuova ondata di terrorismo perpetrato dall’estrema destra. Secondo Rita Katz di Site Institute, una società che monitora l’attivista dei jihadisti e degli altri estremisti online, “Anon”, il nome col quale l’assalitore ha deciso di identificarsi, sta per “Anonymous User” ed è un riferimento ai forum chan molto usati dai neonazisti e dai suprematisti bianchi.

Inoltre il suo modo di agire ricorda molto quello di Brenton Tarrant, l’autore dell’attentatoChristchurch, in Nuova Zelanda, del marzo scorso. Tarrant aveva filmato con una telecamera fissata sul cappello tutta la sua aggressione e l’aveva trasmessa in diretta, scatenando una serie di polemiche sull’effettiva capacità delle piattaforme online di moderare i contenuti.

Polemiche che si sono ripetute anche questa volta. Amazon, che controlla Twitch – la piattaforma in cui l’assalitore tedesco ha postato il suo video – è riuscita a rimuovere il video, ma solo dopo che la diretta era finita e centinaia di persone l’avevano vista. Alcune di queste, presumibilmente appartenenti all’estrema destra, nel frattempo erano anche riuscite ad archiviarla: qualcuno aveva definito il terrorista “un eroe”.

 

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