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sabato, Mag 27

cosa sono e che backlink checker usare

Da Punto-Informatico.it :

Insieme ai contenuti, i backlink sono uno degli indicatori più importanti considerati da Google per la classificazione dei siti nella SERP (“Search Engine Results Page”), la pagina dei risultati del motore di ricerca. Sapere cosa sono i backlink e come ottenerli è quindi fondamentale per conseguire un posizionamento migliore rispetto ai propri competitor nella ricerca organica.

L’importanza dei backlink si riflette ovviamente anche nella SEO, l’insieme di tecniche volte a ottimizzare i siti per i motori di ricerca e le persone. Se ci si affida a un tool SEO avanzato, con funzionalità di backlink checker, come ad esempio Semrush, oltre metà del lavoro è da considerarsi già completata.

In questo approfondimento si vedrà nello specifico cosa sono i backlinks, prendendo in analisi le diverse tipologie esistenti e la corretta strategia da seguire per una link building efficace a livello SEO.

Cosa sono i backlink

Il significato del termine “backlink” fa riferimento a un link di un sito web che punta verso il proprio sito. Più alta è la qualità del sito che sceglie di inserire un collegamento ipertestuale verso il proprio sito, maggiori sono le probabilità di aumentare la visibilità nella SERP.

È importante anche che i due siti in questione trattino la stessa tematica, o perlomeno argomenti simili. Se ad esempio i titolari di un travel blog ricevono un backlink da Lonely Planet, si tratta di un’ottima notizia per il proprietario del blog di viaggi, in quanto il sito della Lonely Planet è un’autentica istituzione nel settore travel. Al contrario, se lo stesso sito viene linkato da un sito che tratta la SEO, il motore di ricerca Google valuterà il backlink in maniera inferiore rispetto a quello della Lonely Planet.

Ma perché per Google il backlink è così importante? La risposta a questa domanda è molto semplice: se un sito linka un’altra risorsa web, significa che attribuisce a quella risorsa una maggiore importanza rispetto alle altre presenti in Internet.

Tornando all’esempio precedente: si ipotizzi che il sito della Lonely Planet nella sua guida di viaggio in Albania inserisca un link che rimanda all’approfondimento sulle migliori esperienze da fare nel Paese balcanico, scritto dal blog “Salt in our Hair”. Nick e Hannah, i ragazzi che gestiscono il blog, otterranno un vantaggio considerevole rispetto agli altri siti che hanno scritto il medesimo articolo, proprio perché potranno contare sulla referenza del sito ufficiale della Lonely Planet.

A cosa servono i backlink nella SEO

Backlink SEO

 

In ottica SEO, i backlinks favoriscono un miglior posizionamento sui motori di ricerca. Questo perché, come già accennato prima, sono tra i segnali più importanti presi in considerazione da Google per classificare i siti web attivi. Il colosso di Mountain View, infatti, considera i backlinks come il grado di reputazione online di un sito web.

Se un sito linka un altro sito, nella maggior parte dei casi lo fa perché vuole offrire ai propri lettori una risorsa in più per comprendere al meglio l’argomento di cui si sta parlando.

Di fatto quindi, il backlink rappresenta il “voto” a una fonte affidabile. E più è alto il numero di “voti” che un sito riceve, maggiore è agli occhi di Google l’affidabilità di quel determinato sito. Ecco perché è importante avere una strategia SEO efficace che possa far crescere il numero di link in entrata in modo naturale.

Nove volte su dieci, un contenuto di grande valore è un ottimo punto di partenza per ricevere uno o più backlink dagli altri siti web. E per realizzare un contenuto di valore, è indispensabile fare una keyword research preliminare e studiare in maniera attenta i competitor, per poi affidarsi a un ottimo SEO copywriter che realizzi un testo ottimizzato sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

A questo proposito, la suite SEO di Semrush offre tutti gli strumenti necessari per creare un contenuto di valore, a partire dalla ricerca delle parole chiave e dall’analisi dei competitor che sono riusciti a raggiungere la prima pagina dei risultati di ricerca.

Le diverse tipologie di backlink

Come già detto, i backlink sono i link in entrata che il proprio sito web riceve da un altro sito. Tuttavia, è importante specificare che non tutti i link (o meglio, backlink) sono uguali. In linea generale, le due tipologie più diffuse sono i backlink dofollow e i backlink nofollow.

Ci sono però anche altri link che è possibile ricevere dagli altri siti, tra cui i link sponsorizzati o a pagamento, i link UGC (acronimo per “User Generated Content”), i link definiti ad alta autorità e i link inseriti a fini editoriali da giornalisti o webmaster.

Nella panoramica completa dei backlinks non si può però non tenere conto anche dei link tossici (o innaturali), i quali sono presenti in numero maggiore rispetto a tutti gli altri citati qui sopra. Non a caso, sono i backlink a cui prestare maggiore attenzione se si vogliono evitare eventuali penalizzazioni da parte di Google e degli altri motori di ricerca.

Per fortuna esistono diversi strumenti per capire la tipologia di un link in ingresso e, nel caso peggiore, eliminarlo (in modo da non pesare in maniera negativa sulla reputazione del proprio sito).

Dofollow

Un link dofollow è un link che trasferisce il proprio valore (trust) al sito verso cui punta. Nella maggior parte dei casi, è la tipologia di backlink che tutti i proprietari dei siti vorrebbero ricevere dagli altri portali web. Al di là di questo, vale comunque una regola fondamentale: non è la quantità dei backlink dofollow che conta, ma la loro qualità. È infatti più importante un solo backlink dofollow di qualità, rispetto ad altri 10 provenienti da siti web di qualità pari o inferiori al proprio sito.

Come accennato sopra, un backlink dofollow può essere di natura tossica, innaturale, quando cioè proviene da un sito sospetto, oppure quando viene ottenuto violando i termini di servizio di Google o qualsiasi altro motore di ricerca. Avere link in ingresso tossici o innaturali non è mai una cosa buona, in quanto espone il sito a una probabile penalizzazione o – nei casi più estremi – alla sua de-indicizzazione dall’indice di Google.

Nofollow

I backlink nofollow dicono ai motori di ricerca di ignorare i link. Sulla carta, non dovrebbero passare valore al sito web verso cui puntano, ma Google potrebbe ugualmente decidere di assegnare il valore del backlink. A dirlo è stata la stessa azienda statunitense, quando in un annuncio che risale ormai al 2019 comunicò che “tutti gli attribuiti dei link vengono trattati come suggerimenti su quali collegamenti considerare o escludere all’interno della ricerca”.

Di seguito un esempio per capire meglio il discorso. Tutti i link presenti su Wikipedia che puntano ad altri siti web vengono trattati come nofollow, questo però non significa che Google non li veda, o che non possa giudicare come un segnale favorevole la citazione di un sito anziché di un altro da parte dell’enciclopedia online più autorevole al mondo.

Se un sito web ha tre backlink nofollow da Wikipedia e un altro sito che tratta le stesse tematiche ne ha zero, per esempio, è probabile che agli occhi di Google sia più autorevole il primo sito piuttosto che il secondo.

Altri valori

Ecco una panoramica delle altre tipologie di backlink presenti in rete:

  • Link sponsorizzati o a pagamento: sono i link che si ricevono da un altro sito web a cui è stata promessa una ricompensa in denaro o un prodotto/servizio in cambio della promozione di un contenuto, o della pubblicazione di una recensione di un determinato prodotto. I link sponsorizzati sono contrassegnati dall’attributo rel=”sponsored” e consentono al sito web verso cui puntano di non violare le linee guida per i webmaster di Google, dato che pagare per ottenere un backlink è severamente vietato.
  • Link UGC (User Generated Content): sono i link provenienti dai commenti sul blog e dai “Mi piace” dei forum. Sono contrassegnati dall’attributo rel=”ugc”, che informa Google che il link è stato aggiunto da un utente e non dal titolare del sito.

 

Backlink checker: quale usare

Conoscere i backlink ottenuti in precedenza dal proprio sito web è importante per organizzare nel breve-medio termine una campagna SEO di link building.

Ma cos’è la link building? Il significato di questa espressione è “costruzione di link”: si tratta infatti di un’attività SEO che ha l’obiettivo di ampliare il numero di backlink, quindi di link in ingresso, provenienti dagli altri siti web. Come è intuibile, rappresenta un’attività fondamentale per chi vuole migliorare il posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca.

Oltre a monitorare i link in ingresso verso il proprio sito, è altrettanto importante monitorare quelli dei propri competitor, in modo da effettuare un confronto diretto su determinate parole chiave o articoli.

Per ottenere una panoramica chiara dei link in ingresso occorre affidarsi a un backlink checker. In rete ne esistono tanti, ma i migliori strumenti per analizzare il proprio profilo link si contano sulle dita di una mano, o anche meno: Google Search Console da una parte e Semrush dall’altra.

Google Search Console fornisce un profilo completo dei backlinks che Google vede per il proprio sito. Il più grande limite di SC (l’abbreviazione che si usa di solito per indicare la risorsa gratuita messa a disposizione da Google per tutti i webmaster) è di non fornire alcuna informazione né sul valore dei link, né sui competitor.

In ogni caso, se si vuole conoscere il proprio profilo link senza altre informazioni, Google Search Console può tornare molto utile. Le informazioni sui link in ingresso sono contenute nella scheda Link esterni inclusa nella sezione Link.

Semrush

analisi backlink semrush

Per analizzare il profilo backlink dei competitor e pianificare una strategia SEO di link building mirata all’ottenimento di link in entrata di qualità, è necessario usare tool specifici e rivolgersi a un backlink checker professionale e affidabile. In rete, il punto di riferimento per l’analisi del profilo dei link in ingresso è Semrush, la piattaforma all-in-one di servizi per la SEO e il marketing digitale.

Semrush offre diversi strumenti per conoscere il profilo backlinks personale, quello dei diretti concorrenti, e in generale per impostare una efficace campagna di link building. Il tool per eccellenza è Analisi Backlink, attraverso cui è possibile raccogliere dati preziosi sul profilo di backlink sia del proprio sito che di quello dei competitor. Le metriche da tenere in maggiore considerazione durante l’analisi dei backlink sono:

  • categorie dei domini di riferimento: consente di capire se il sito da cui si riceve il backlink tratta gli stessi argomenti del proprio o meno;
  • anchor text principali: permette di avere una panoramica chiara dei testi di ancoraggio usati dai backlinks, in modo da scovare in anticipo eventuali strategie di link building innaturali;
  • autorità domini di riferimento: con questa metrica si può individuare facilmente l’autorevolezza o meno di un sito web da cui si riceve un backlink;
  • numero domini di riferimento: grazie a questa metrica è possibile verificare il numero dei domini univoci che puntano al proprio sito web (più è alto questo valore, maggiori sono le probabilità di scalare la SERP);
  • attributi collegamenti: consente di conoscere la tipologia dei backlink ottenuti;
  • profili simili: in questa sezione vengono mostrati altri siti web che presentano un profilo di link simili alla propria pagina web (può essere utile in particolare per trovare nuove opportunità).

Come fare link building oggi

La link building, intesa come attività SEO che ha l’obiettivo di aumentare il numero di backlink di un sito web, è ancora oggi una tecnica indispensabile per chi desidera ottenere un posizionamento migliore nella SERP. Detto questo, è altresì importante avere le idee chiare su come fare link building oggi, dato che è impensabile agire come nei primi anni Duemila o – senza andare nemmeno tanto lontano – come cinque o sei anni fa.

Ecco alcuni suggerimenti utili:

  • un backlink di qualità è superiore a centinaia di link ottenuti da siti di bassa qualità: non è importante il numero di link in entrata, bensì la loro qualità;
  • anche i link nofollow sono importanti: è sbagliato concentrare la propria attività all’ottenimento dei soli backlink dofollow, visto che anche i collegamenti nofollow sono utili sia ad aumentare il traffico che la credibilità del sito verso cui puntano;
  • l’acquisto di link viola le Linee guida per i webmaster di Google: un tempo c’era la credenza diffusa che il modo più veloce per scalare la SERP fosse acquistare link in ingresso da altri siti web, ma oggi chi lo fa rischia di subire una penalizzazione – se non addirittura una de-indicizzazione – del proprio sito web.

 

Strategie per l’ottenimento di backlink

search console

Fermo restando che l’obiettivo non è acquistare ma guadagnare link in entrata, ecco come fare per ottenere backlink di valore oggi:

  • chiedere il link ai propri fornitori: se si vendono articoli o servizi di altre aziende, è possibile richiedere ai fornitori un link in ingresso nella loro pagina “Rivenditori” o “Dove acquistare”;
  • realizzare un articolo migliore dei propri competitor: un contenuto di grande valore, utile ai lettori, ha molte più possibilità di ottenere backlink rispetto a un post scarno e con poche informazioni. Il modo più semplice è eseguire una ricerca su Google, aprire gli articoli posizionati più in alto nella SERP e migliorarli, scrivendo un articolo ancora più completo e ricco di informazioni utili;
  • creare guide, infografiche o liste: diversi studi dimostrano come questa tipologia di contenuti riesca a conquistare un numero di backlink maggiore rispetto agli articoli standard;
  • scrivere blogpost su altri siti: vale la stessa regola d’oro di sempre, creare un contenuto di valore è il primo e più importante passo per ricevere link in entrata (l’ideale è rivolgersi a blog o siti che trattano gli stessi argomenti ospiti nel proprio spazio web);
  • coinvolgere gli influencer: un altro modo per ottenere backlinks può essere quello di coinvolgere gli influencer della propria nicchia di mercato, facendo sì che citino il contenuto/prodotto/servizio trattato nel sito.

 

Conclusioni

I proprietari di un sito web, un blog o un e-commerce che intendono migliorare il proprio posizionamento su Google devono necessariamente fare i conti con i backlink, uno dei fattori più importanti per il ranking.

Come per tutte le cose, in rete sono tante le persone che promettono grandi risultati in breve tempo, dichiarandosi maestri della link building e della SEO, salvo poi commettere spesso e volentieri errori da principianti. Per fortuna, però, esistono anche software specializzati che consentono di avere una panoramica completa sul profilo di link e su quanto faccia o non faccia la concorrenza.

Al momento la migliore piattaforma per una campagna di link building è Semrush, la suite all-in-one specializzata in SEO e digital marketing. Grazie agli strumenti da essa offerti, incluso il backlink checker, è possibile pianificare un’eccellente link building per aumentare il proprio ranking su Google e per cogliere nuove opportunità.

Se usata con consapevolezza ed efficacia, la link building può trasformarsi nell’attività SEO più importante all’interno della propria strategia, fermo restando il fatto che la creazione di un contenuto di grande valore rimane sempre di vitale importanza.

Domande frequenti sui backlink

Come funzionano i backlink?

I backlink consentono ai siti che li ricevono di aumentare il proprio posizionamento nei risultati dei motori di ricerca, e di conseguenza la loro visibilità. Google infatti usa i link in entrata come segnale per il ranking: secondo il funzionamento di un motore di ricerca, quando un sito cita la risorsa di un altro sito web è perché ha la consapevolezza che quel contenuto sia una risorsa importante per i lettori del proprio sito o blog.

Come trovare backlink?

La migliore strategia per ottenere backlink è creare contenuti di grande valore, migliori e con più informazioni rispetto a quelli che già si trovano nelle prime posizioni del motore di ricerca. I contenuti che attraggono più link in ingresso sono quelli strutturati come guide, liste e infografiche. Anche i blogpost e il coinvolgimento degli influencer della propria nicchia può facilitare il compito di trovare nuovi backlink per il proprio sito.

A cosa serve la link building?

La link building è l’attività SEO finalizzata a ottenere nuovi backlink dagli altri siti web. L’obiettivo primario è conseguire link di qualità, così da ottenere un considerevole vantaggio rispetto ad altri siti competitor nel posizionamento sulla SERP.

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