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giovedì, Feb 13

Cosa succederà adesso a Matteo Salvini?



Da Wired :

L’aula del Senato ha votato il processo per il caso Gregoretti, e adesso sarà la magistratura a decidere se rinviare a giudizio l’allora ministro degli Interni. Il pm è Carmelo Zuccaro, il magistrato oppositore delle ong che in passato aveva già chiesto l’archiviazione per questo caso

(foto: Roberto Monaldo / LaPresse)

Dopo che il Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’interno Matteo Salvini, la questione è passata a una sezione ordinaria del Tribunale di Catania e in particolare al procuratore Carmelo Zuccaro, che dovrà decidere se rinviare a giudizio il fu ministro degli Interni. È in quella sede che si aprirà una fase nuova del caso, dagli esiti tutt’altro che scontati. Zuccaro è infatti lo stesso magistrato protagonista delle accuse alle ong del Mediterraneo, nonché colui che aveva sollecitato l’archiviazione dell’inchiesta nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, sostenendo che non ci fosse stato alcun sequestro di persona in merito a 131 migranti a bordo della nave militare Gregoretti bloccata dallo stesso Salvini lo scorso luglio. Il tribunale dei ministri, invece, aveva ritenuto che il divieto allo sbarco fosse un reato, trasmettendo gli atti a palazzo Madama, che il 12 febbraio ha dato il suo via libera.

Come stabilito dalle leggi costituzionali in materia (1/1989 e 1/1953) e da una sentenza della Consulta del 2002, il Tribunale dei ministri dovrà trasmettere adesso le carte al procuratore – in questo caso Carmelo Zuccaro – in modo da procedere contro il leader del Carroccio. Come spiega il Corriere della sera, adesso si dovrà però stabilire se quella di Salvini sia un’imputazione coatta, e dunque i magistrati debbano obbligatoriamente sollecitare il rinvio a giudizio o se invece potranno chiedere nuovamente l’archiviazione. L’imputazione coatta viene disposta con una ordinanza del giudice: non è tecnicamente un rinvio a giudizio, ma dispone che la procura, che aveva chiesto l’archiviazione, chieda invece per gli indagati il rinvio a giudizio.

Tuttavia, come riporta Agi, “il pm sarebbe obbligato a procedere, e dunque non potrebbe reiterare la richiesta di archiviazione”. A quel punto tutto passa in mano al giudice per l’udienza preliminare (Gup). Nulla impedisce alla procura di chiedere in questa fase il non luogo a procedere. Altrimenti il Gup può optare per il decreto che dispone il giudizio, rinviando Salvini all’udienza dibattimentale. Durante l’udienza preliminare, l’ex ministro dell’interno potrebbe anche chiedere il rito abbreviato che prevede uno sconto di pena. La legge costituzionale, però, prevede che “per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni dal presidente del Consiglio o dai ministri, la pena è aumentata fino a un terzo, in presenza di circostanze che rivelino la eccezionale gravità del reato”.

La reazione di Salvini

Prima del voto Salvini aveva detto: “Facciamo decidere a un giudice, usciamo da quest’aula e facciamo decidere a lui”, dicendosi convinto che “alla fine ci sarà un’archiviazione. Chi vota oggi pensando di vincere sarà sconfitto dalla storia”. E anche dopo il voto del Senato, il leader del Carroccio non ha mostrato preoccupazioni: “Sono assolutamente tranquillo” ha detto. Rispondendo all’Ansa, poi, ha aggiunto: “Mi sembra che la stessa procura di Catania ha detto che il reato non esiste. Non vedo grossi problemi. Non sono minimamente preoccupato”. La sua vicinanza con Zuccaro, quindi, farebbe dormire – per ora– sonni tranquilli all’ex ministro.

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[Fonte Wired.it]