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lunedì, Gen 11

cos’è, come funziona ed esempi

Da Punto-Informatico.it :

Per espandere le opportunità di crescita di un’azienda si propone spesso il cloud computing ma non sempre si è preparati sull’argomento, dunque è opportuno fare chiarezza per poter comprendere appieno le potenzialità di questa tecnologia e valutare se adottarla nel proprio business.

Per rispondere a tutte le curiosità sull’argomento abbiamo realizzato una guida completa sul Cloud Computing, nella quale vengono mostrati i principali vantaggi della stessa e le tipologie di servizi che è possibile implementare. Verranno inoltre forniti alcuni validi esempi, così da poter valutare anche le possibili implementazioni adatte al tipo di lavoro svolto all’interno dell’azienda.

Cos’è il Cloud Computing?

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Dietro la semplice parola “Cloud” si nascondono varie tecnologie molto complesse le quali, se ben comprese, possono davvero rivoluzionare il modo in cui si lavora da remoto nella stragrande maggioranza delle aziende attualmente in attività: dalla gestione della contabilità all’elaborazione di fatture e ordini, l’impiego del Cloud ha un margine d’azione pressoché smisurato.

Il sistema “Cloud computing”, nella fattispecie, identifica dei servizi per cui viene eseguita la distribuzione del calcolo su Internet, evitando il più possibile l’uso di risorse locali dedicate. Se l’attività possiede dei server, vari database, software di analisi o altre tecnologie locali (siano esse hardware o software), potete prendere in esame l’idea di spostarle completamente sul cloud, così da ottimizzare le risorse a disposizione dell’azienda. Continuando nella lettura di questo approfondimento verranno analizzati i possibili vantaggi derivanti dall’adozione di questo approccio, rispetto all’infrastruttura locale utilizzata finora.

I vantaggi del Cloud Computing

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Il Cloud Computing presenta numerosi vantaggi, a prescindere dalla categoria dell’azienda, dell’organizzazione o, in generale, dell’attività svolta in ufficio:

  • Costo: il primo vantaggio è spesso quello che spinge le aziende ad adottare soluzioni cloud. Con il Cloud Computing infatti si risparmia notevolmente sui costi di gestione della piattaforma informatica (o di parte della stessa), visto che l’hardware viene gestito dalla società di cloud a cui ci si rivolge (inclusa anche la manodopera e i costi di gestione). Con il Cloud Computing l’investimento iniziale ritornerà in fretta e dopo qualche tempo si avrà un grande risparmio alla voce “infrastruttura informatica”.
  • Prestazioni: le società che forniscono i servizi Cloud Computing, denominate generalmente provider, offrono dei server in parallelo molto potenti, difficilmente replicabili in locale senza l’impiego di una grande quantità di risorse e denaro. Puntando sul Cloud Computing si avrà quindi una velocità d’esecuzione elevata, qualsiasi possa essere il programma, il sistema operativo o il database che sarà necessario caricare sul cloud.
  • Scalabilità: altro vantaggio non indifferente è la scalabilità dei servizi cloud, ossia la possibilità di riadattare “al volo” la potenza di calcolo necessaria, in base al numero di utenti da connettere e/o dell’attività svolta in azienda. Se inizialmente le necessità aziendali richiedono soluzioni con minore capacità di calcolo e con un numero massimo di utenti connessi, con la crescita dell’azienda sarà possibile espandere le potenzialità della piattaforma cloud in pochi clic, aumentando la potenza di calcolo man mano che l’azienda raggiunge traguardi importanti.
  • Affidabilità: la maggior parte dei provider Cloud Computing offre sistemi di backup integrati e automatici, che rendono davvero molto semplice ripristinare il lavoro svolto o i dati conservati in caso d’attacco/disastro informatico o di un’infezione virale proveniente dall’interno. I dati saranno sempre disponibili e, in caso di problemi, sarà sempre possibile ripristinare uno dei tanti backup presenti nel sistema.
  • Sicurezza: visto che le piattaforme Cloud Computing sono spesso progettate per gestire attività e dati importanti e che richiedono massima riservatezza, la sicurezza è ai massimi livelli: il provider Cloud scelto si occuperà di garantire la sicurezza dei dati che transitano sui server, oltre a garantire un controllo antivirale su ogni link o su ogni tipo di file immagazzinato. Difficilmente è possibile raggiungere il livello di sicurezza offerto dal Cloud Computing con una piattaforma o infrastruttura di tipo locale.

Questi vantaggi hanno spinto molte aziende ad adottare il Cloud Computing in pianta stabile, aumentandone notevolmente la produttività.

Tipi di Cloud Computing

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Per capire la differenza tra un servizio cloud e l’altro è necessario comprendere subito come può essere implementato il servizio cloud, così da adattarlo alle reali esigenze. Attualmente è possibile usufruire di servizi cloud pubblici, servizi cloud privati e servizi cloud ibridi.

Cloud pubblico

Su un cloud pubblico l’hardware, il software e l’infrastruttura di supporto appartengono al provider scelto, che li gestisce e li ottimizza automaticamente. Di fatto si accede a risorse già pronte all’uso, pronte per lavorarci sopra senza dover configurare praticamente nulla (o quasi).

Cloud privato

Su un cloud privato le risorse sono gestite all’azienda o dall’organizzazione ed è possibile accedervi solo dalla rete locale o con connessioni remote dedicate (VPN). Ogni aspetto del cloud è gestito dal personale IT dedicato, così come ogni miglioria od ottimizzazione.

Cloud ibrido

Il cloud ibrido rappresenta un buon compromesso tra cloud privato e cloud pubblico: un provider di servizi può installare un cloud privato in azienda ma offrire anche una o più componenti tipiche del cloud pubblico, così da poter separare le risorse tra i vari dipartimenti presenti in azienda.

I servizi di Cloud Computing

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Dopo aver analizzato le tipologie di implementazione del cloud maggiormente diffuse, in questo capitolo verranno approfondite le categorie di Cloud Computing che possono essere fornite dai vari provider, così da scegliere sempre quello più adatto all’azienda. Attualmente è possibile usufruire dei servizi cloud ad infrastruttura distribuita come servizio (IaaS), a piattaforma distribuita come servizio (PaaS), a software come servizio (SaaS), dati come servizio (DaaS) e hardware come servizio (HaaS).

IaaS

Con IaaS si identifica il cloud basato sull’infrastruttura distribuita come servizio: il provider mette a disposizione un’intera infrastruttura remota, composta da hardware e risorse dedicate, liberamente configurabile. Con esso si avrà a disposizione ampio margine di scelta sulla tipologia di sistema IT (server o macchine virtuali), sulle risorse per l‘archiviazione e su altri elementi utili come sistemi operativi e banda. Per accedere a questo tipo di servizio cloud è sufficiente pagare una quota, generalmente variabile in base al consumo effettivo di risorse, incrementando (anche in maniera automatica) le risorse impiegate.

PaaS

Con PaaS si identifica invece il cloud basato sulla piattaforma distribuita come servizio. Con esso sarà possibile utilizzare piattaforme già pronte all’uso e ottimizzate dal provider per l’implementazione di soluzioni personali di sviluppo, testing ed erogazione di applicazioni aziendali. Queste sono le soluzioni di partenza più utilizzate dalle aziende che si avvicinano per la prima volta al Cloud Computing, visto che la parte più difficile da gestire – proprio l’infrastruttura IT – viene lasciata al controllo da parte del provider. La quota mensile varia, anche questa volta, in base alla categoria e alla quantità di risorse richieste.

SaaS

Con SaaS si identifica il cloud basato sul software come servizio. Con esso la parte software (programmi e sistemi operativi) e hardware (infrastruttura) è già pronta all’uso e accessibile tramite Internet. Con questo servizio si avrà, di fatto, un pacchetto “tutto incluso”, con cui usare il programma scelto senza dover pensare a nulla, visto che viene lasciato tutto nelle mani del provider.

DaaS

Con DaaS si identifica il cloud basato sui dati come un servizio. Derivato del SaaS, questo approccio consente di gestire una grande mole di dati (spesso in formato database) e di rispondere alle richieste dei singoli utenti in pochi secondi, senza occupare troppe risorse di sistema locale. Questo tipo di cloud è l’ideale per chi deve lavorare su più database o, in generale, grandi quantità di file, ma desidera comunque grande velocità quando effettua una richiesta (che verrà evasa impiegando esclusivamente le risorse del provider).

HaaS

Con Haas infine si identifica il cloud basato sull’hardware come un servizio. Anch’esso derivato dal SaaS, permette di “affittare” una determinata quantità di risorse e di lasciare al provider anche la gestione della componente software (come per esempio l’aggiornamento del sistema operativo o delle varie applicazioni). In questo modo è possibile, per esempio, creare uno o più computer virtuali su cui lavorare da remoto, senza dover ogni volta cambiare le componenti interne e senza dover pensare a formattazioni o eventuali operazioni di manutenzione.

Esempi di Cloud Computing: gli utilizzi concreti

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Presa conoscenza di tutte le tipologie di Cloud Computing e di come vengono erogate dai vari provider, è lecito chiedersi, a questo punto, quali potrebbero essere gli utilizzi concreti di questa tecnologia. Visto che per usufruirne bisognerà comunque sborsare una determinata quantità di denaro, conviene capire subito se il Cloud Computing è adatto alle proprie necessità o se sia preferibile tenere ancora una soluzione server-client locale. Ecco alcuni esempi validi di come il Cloud Computing può essere impiegato in azienda:

  • Smart Working: con il Cloud Computing è possibile lavorare da casa avendo a disposizione le stesse risorse (hardware e software) disponibili in un ufficio tradizionale, senza doversi preoccupare della gestione dell’infrastruttura (se scegliete di operare in modalità PaaS o SaaS).
  • Conservazione dei dati: con il Cloud Computing si può ricreare uno spazio virtuale cloud nel quale conservare tutti i documenti o i file generati dall’azienda, separandoli anche in base al dipartimento o dal ramo da cui provengono. Anche in caso di blackout improvviso o di altri incidenti in sede, i dati saranno sempre accessibili online.
  • Lavoro multiutente condiviso: con il Cloud Computing è possibile far lavorare più dipendenti sullo stesso progetto o sullo stesso file, così da poter velocizzare tutti i processi di produzione e introdurre anche servizi aggiuntivi per la revisione del lavoro svolto.
  • Testare e compilare le applicazioni: si possono creare e testare nuove applicazioni sul cloud, così da accedere rapidamente a tutti gli strumenti di sviluppo e le risorse necessarie alla compilazione, senza dover attrezzare dei server o delle macchine di test locali.
  • Trasmettere in streaming: con il cloud è possibile svolgere il lavoro in sede e mostrarlo a tutti i dipendenti in smart working, così come realizzare conferenze con un numero elevato di dipendenti separando anche le dirette in base al dipartimento con cui comunicare.
  • Fornire software on demand: con le piattaforme di tipo SaaS è possibile rendere un’applicazione disponibile per tutti i dipendenti e gli utenti senza dover installare nulla sui computer: si avvia il browser, si digitano le credenziali d’accesso e si è subito operativi, con la massima efficacia e con la massima velocità possibile.

Se l’azienda utilizza delle soluzioni locali o poco performanti per una qualsiasi delle finalità mostrate poc’anzi, potrebbe essere una buona idea prendere in considerazione l’approccio Cloud Computing, visto che i vantaggi sarebbero davvero notevoli e gli eventuali costi iniziali subito ammortizzati dopo pochissimi mesi.

Trend del Cloud Computing e situazione in Italia

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Ma allo stato attuale delle cose quali sono le stime e i numeri in gioco del Cloud Computing, in particolare in Italia? Se fino a qualche anno fa in Italia il Cloud Computing prendeva piede molto lentamente, con l’arrivo del 2020 e delle esigenze legate allo smart working c’è stata un’impennata sull’adozione delle soluzioni Cloud Computing, visto che per lavorare da casa o per qualsiasi tipo di lavoro d’impresa o IT si è rivelata come assolutamente fondamentale e imprescindibile. Sempre più aziende quindi stanno delineando un futuro basato sul Cloud Computing, indipendentemente dall’adozione dello smart working in pianta stabile (visto che i servizi e le infrastrutture cloud possono essere implementate anche sui classici luoghi di lavoro).

Per chi invece vuole sempre seguire gli ultimi trend in fatto di tecnologia, con il Cloud Computing si sta delineando un futuro sempre più connesso e integrato, dove il cloud porrà le basi per il funzionamento di qualsiasi applicativo o di qualsiasi sistema integrato a livello aziendale. Nell’elenco in basso è possibile leggere alcuni dei trend da tenere d’occhio per il futuro:

  • Cloud Culture: tutti i ruoli aziendali dovranno essere ridefiniti con la diffusione massiva del cloud, così come cambieranno formazione, metodi d’assunzione e orari di lavoro.
  • Intelligence cloud: con la diffusione di strumenti di Machine Learning e intelligenza artificiale sarà necessario sfruttare le risorse del cloud per poterle implementare efficacemente in azienda, senza dover spendere una fortuna in reti neurali.
  • Architecture native cloud: nei prossimi anni vi saranno sempre più programmi in grado di funzionare solo in cloud o facilmente integrabili su qualsiasi tipo di piattaforma online, così da poter subito iniziare a lavorare senza dover installare un singolo software su centinaia di postazioni.
  • Cyber Intelligence: con il cloud la sicurezza informatica viene portata a nuovi livelli, visto che ogni postazione virtuale od ogni applicativo lanciato può essere monitorato da un sistema di controllo o di prevenzione centralizzato, in grado di bloccare molto più velocemente accessi non autorizzati o malware pericolosi. I tempi in cui bastava una chiavetta USB nel computer di un addetto per bloccare il lavoro dell’intera azienda saranno solo un ricordo lontano!
  • Edge computing: sempre più dispositivi vengono connessi a Internet e con il cloud sarà possibile gestirli tutti insieme. Questi dispositivi necessitano di un’elaborazione dei dati avviene il più vicino possibile a dove i dati vengono richiesti, così da ridurre tempi d’attesa e minimizzare l’impatto della connessione Internet.
  • Agile & Automation: il cloud facilita già ora la produttività, visto che le applicazioni cloud sono subito disponibili dopo il testing e, in caso di aziende con elevati livelli d’automazione, sarà possibile produrre subito il nuovo prodotto una volta superata la fase di revisione.

Molte delle soluzioni proposte in alto sono già disponibili presso i principali provider: è sufficiente accedere al sito di riferimento dello stesso e controllare se è possibile integrare subito tutte le novità più recenti per il Cloud Computing.

Riepilogo e conclusioni

Il Cloud Computing ha già trasformato il mondo dell’informatica all’interno delle aziende più grandi, e può farlo anche per le aziende di medie e piccole dimensioni: i tempi in cui si allestiva un server in una stanza separata e si addestravano i dipendenti a lavorarci sopra con il loro terminale (da configurare singolarmente) sono ormai un ricordo del passato.

Con il Cloud Computing si può velocizzare la digitalizzazione dell’azienda pagando un costo spesso molto irrisorio rispetto al vecchio metodo server-client, soprattutto sul lungo periodo: avere tutto sul cloud permetterà di gestire la giusta quantità di risorse per il lavoro da svolgere, di aumentare le risorse in qualsiasi momento (se aumentano i dipendenti e i lavori da svolgere), di diminuire le risorse impiegate (in caso di crisi aziendale), di avere tutti i documenti in un unico posto, di far dialogare vari dipartimenti della stessa azienda (senza disperdere risorse e informazioni) e automatizzare molti processi aziendali, dalla realizzazione delle applicazioni cloud fino ad arrivare al lavoro sui database, sulle fatture elettroniche, sulla progettazione di nuove idee e sulla comunicazione in tempo reale.



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