Gli Stati Uniti possiedono l’unica arma convenzionale — ovvero non nucleare — in grado di penetrare Fordow, il bunker più protetto del programma nucleare iraniano. Si tratta della GBU-57 (Massive ordnance penetrator), una bomba da 13.600 chilogrammi progettata per distruggere strutture sotterranee inaccessibili a qualsiasi altro ordigno convenzionale. Ed è proprio questo dettaglio, tra altri fattori, che spiega perché Israele stia sollecitando da giorni Washington a intervenire nel conflitto per eliminare definitivamente il programma nucleare di Teheran. Nel frattempo, martedì 17 giugno il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di voler ottenere “una vera fine” al programma iraniano, e non solo un cessate il fuoco, chiedendo la “resa incondizionata” e invitando tutti i cittadini di Teheran a evacuare immediatamente. Secondo fonti del Pentagono citate dal Washington Post, l’efficacia dell’ordigno americano nell’annientare l’impianto iraniano sarebbe fuori discussione; l’unico punto critico riguarda la volontà di Trump di ordinare l’eventuale attacco.
L’arma più potente
L’amministrazione Trump si trova oggi davanti a una decisione che potrebbe ridefinire gli equilibri in Medio Oriente. La GBU-57 fu sviluppata dopo la guerra in Iraq del 2003, quando il Pentagono si rese conto che i regimi avversari stavano costruendo installazioni sempre più profonde e protette per mettere al sicuro le loro armi più pericolose. L’Iran rappresentava già allora la sfida principale, con Teheran che progettava bunker sotterranei sempre più sofisticati per proteggere il suo programma nucleare. Fordow rappresenta il culmine di questi sforzi: costruito a 90 metri sotto una montagna, doveva essere immune da qualsiasi attacco convenzionale.
La messa appunto del nuovo ordigno americano, i cui più recenti test sono stati completati nel 2024, hanno però cambiato questa equazione. La GBU-57 è una bomba di dimensioni eccezionali: lunga oltre sei metri, può essere trasportata esclusivamente dai bombardieri strategici B-2 Spirit statunitensi. A differenza degli ordigni convenzionali, progettati per esplodere al momento dell’impatto, questo ordigno è concepitp per penetrare in profondità nel terreno o nel cemento armato prima di detonare. Il suo involucro, in acciaio ultra-resistente, gli consente di attraversare strati che nessun’altra arma convenzionale riesce a perforare. Una volta sganciata da un B-2 in volo, la bomba si dirige autonomamente verso il bersaglio grazie al gps, colpisce la superficie sopra il bunker e prosegue la penetrazione fino al cuore dell’obiettivo sotterraneo, dove esplode.
La preparazione degli Usa
Se ancora non è chiaro come si comporterà Trump, va detto che gli Stati Uniti sono arrivati preparatissimi all’eventualità di un intervento diretto in Iran. La decisione di triplicare la produzione nel 2024 di GBU-57 è un esempio lampante di quanto il Pentagono consideri seriamente la faccenda. Ogni bomba richiede mesi di assemblaggio e costa milioni di dollari, ma l’amministrazione americana ha prioritizzato le risorse per questo programma anche in un periodo di tagli al budget della difesa.
Un altro segnale della preparazione americana è stato il dispiegamento silenzioso, lo scorso marzo, di sei bombardieri B-2 nella base di Diego Garcia, l’isola britannica-americana nell’Oceano Indiano che rappresenta il principale avamposto militare occidentale nella regione. Tra l’altro i bombardieri sono anche già stati testati in modo operativo contro obiettivi degli Houthi in Yemen. Sebbene funzionari americani citati da ABC News neghino l’uso delle GBU-57 contro i miliziani yemeniti, il messaggio per l’Iran è stato chiarissimo.
Da Diego Garcia, i bombardieri B-2 possono raggiungere qualsiasi obiettivo iraniano trasportando due GBU-57 per missione. Il Times of Israel sottolinea come questa capacità rappresenti esattamente ciò che Israele non possiede e che Netanyahu chiede disperatamente agli Stati Uniti. L’aeronautica israeliana può colpire installazioni superficiali e parzialmente protette, ma Fordow rimane fuori dalla sua portata. Solo i bombardieri strategici americani, unici al mondo certificati per trasportare la Massive Ordnance Penetrator, possono completare una missione del genere.