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Il boreout è un fenomeno psicologico e lavorativo che, pur essendo meno noto del burnout, può avere effetti altrettanto debilitanti. Infatti, mentre quest’ultima sindrome è legata sopratutto a uno stress eccessivo e a un carico di lavoro opprimente, al contrario il boreout è caratterizzato dalla noia, dalla mancanza di stimoli e dalla sensazione di sentirsi inutili all’interno del contesto lavorativo. Quindi entrambi questi fenomeni condividono un impatto negativo sul benessere mentale e sulla produttività, ma lavorano in maniera diversa.

Se il burnout si manifesta con esaurimento fisico ed emotivo, ansia e cinismo, il boreout si traduce in apatia, disinteresse e una sensazione costante di essere sottoutilizzati. Chi ne soffre spesso si sente demotivato, con conseguenze significative sia per le persone sia per i contesti lavorativi. Dopo le prime discussioni sui social, il fenomeno della noia sul posto di lavoro ha iniziato a essere al centro di studi e ricerche che lo hanno messo sotto la lente di ingrandimento.

L’impatto sulla cultura aziendale

Avere a che fare con la noia al lavoro non è raro, ma quando diventa una condizione cronica, può portare a un deterioramento della salute mentale e dell’engagement dei dipendenti. Un sondaggio della casa editrice statunitense John Wiley & Sons, attraverso la divisione Wiley Workplace Intelligence, ha rivelato che il 25% dei dipendenti non manageriali sperimenta noia almeno due volte a settimana, rispetto al 14% dei manager. Questo gap può essere attribuito a una serie di fattori, come la mancanza di sfide, l’assenza di autonomia e un impiego eccessivamente ripetitivo.

Dall’altro lato, quasi la metà dei manager ha riportato livelli di stress elevati, una situazione che può sfociare nel burnout e influire negativamente anche sui loro team. I manager, infatti, giocano un ruolo cruciale nell’assegnazione dei compiti e nella gestione delle risorse, e la loro incapacità di delegare o di coinvolgere attivamente i membri del team può contribuire ad aumentare la noia e il senso di inutilità tra i dipendenti.

Uno degli aspetti più problematici emersi dalla ricerca è la disconnessione tra la percezione dei manager e quella dei loro dipendenti. Infatti, mentre il 90% dei manager crede di sfidare adeguatamente i propri collaboratori, soltanto il 33% dei dipendenti si sente realmente stimolato dal proprio lavoro. Un divario che è preoccupante, perché indica una mancanza di allineamento e comunicazione tra chi guida e chi esegue, perpetuando i sintomi del boreout all’interno dell’organizzazione e aumentando l’insoddisfazione degli impiegati.



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