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mercoledì, Feb 01

Cospito, la storia delle intercettazioni che due politici di Fratelli d’Italia hanno diffuso



Da Wired.it :

L’intero governo Meloni è stato scosso alle fondamenta da un mal riuscito intervento alla Camera, preparato da due degli uomini più vicini alla presidente del Consiglio: il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), Giovanni Donzelli, e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove. Donzelli avrebbe infatti diffuso delle informazioni riservate legate al caso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame detenuto al 41-bis, delle quali non sarebbe dovuto essere a conoscenza, ma che gli sono state fornite proprio da Delmastro.

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Condannato al 41-bis per un attentato che non ha provocato né morti né feriti, considerato strage politica. Reato previsto dall’articolo 285, che però non è stato applicato né per le stragi di Capaci e via D’Amelio, né per quella della stazione di Bologna

Il caso

Non è la prima volta che un politico di destra crea imbarazzo alle istituzioni, diffondendo informazioni legate alla giustizia in momenti non idonei. Già nel 2018 infatti, l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva pubblicato su Twitter la notizia di un’operazione antimafia mentre era ancora in corso e per questo era stato richiamato dal procuratore capo di Torino, Armando Spataro.

Ma se nel caso di Salvini la notizia riguardava degli arresti in atto e prossimi alla divulgazione ufficiale, le informazioni divulgate da Donzelli riguardano un’indagine molto delicata su presunti collegamenti tra ambienti anarchici e criminalità organizzata, che secondo molti non avrebbe dovuto conoscere, per i ruoli che ricopre, e che potrebbero essere protette da riservatezza.

Manifesto a sostegno della scarcerazione di Alfredo Cospito dal 41-bis

Il militante anarchico, detenuto in 41 bis per una strage mai avvenuta, è in fin di vita per lo sciopero della fame. Ma lo Stato non interviene e anzi vieta di parlare del caso

L’intervento

Nel suo intervento alla Camera, Donzelli ha infatti citato, leggendole, due conversazioni che sarebbero avvenute nel carcere di Sassari tra Cospito e alcuni membri della criminalità organizzata. L’obiettivo era di difendere l’uso del carcere duro contro Cospito, accusandolo di una presunta collaborazione con mafia e ‘ndrangheta per spingere lo stato ad abolire il 41-bis.

Un’accusa che, per ora, non è sostenuta da prove, ma che assume un’estrema gravità politica, a causa delle divulgazione di informazioni che potrebbero compromettere le indagini e che, soprattutto, potrebbero essere riservate e non a disposizione dei parlamentari, come invece sostengono Donzelli e Delmastro.

Secondo quanto riportano diversi giornali, le conversazioni riportate da Donzelli potrebbero essere contenute solo in una delle relazioni periodiche del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) al ministero della Giustizia, di cui Delmastro ha delega, e per le quali servirebbe una richiesta formale di accesso agli atti.



[Fonte Wired.it]