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giovedì, Feb 18

Covid-19, allo spettacolo nel 2020 mancano 7 ingressi su 10



Da Wired.it :

Covid-19 ha messo in ginocchio l’industria dello spettacolo. I numeri di Siae mostrano cali oltre il 70% nella spesa del pubblico in Italia

Concerto Foto di Free-Photos da Pixabay
(foto: Free-Photos da Pixabay)

“Un bollettino di guerra”. Gaetano Blandini, direttore generale di Siae, definisce così i dati dell’Osservatorio spettacolo 2020 raccolti dalla società che protegge i diritti di autori ed editori in Italia. Un anno “impropriamente detto” per le attività dello spettacolo, perché tra i due lunghi periodi di lockdown “le giornate sono diminuite del 67%”, spiega Siae in una nota. Il calo dei ricavi riflette questa temperie: eventi (1,3 milioni) diminuiti del 69,29%, ingressi (66,7 milioni) in calo del 72,9%, spesa al botteghino (622 milioni di euro) in discesa del 77,58% e quella totale del pubblico (886,4 milioni) ha avuto una riduzione dell’82,24%.

La ripresa estiva ha permesso di assistere a una “repentina risposta” da parte dell’offerta, nel periodo giugno-ottobre, raggiungendo un picco di ingressi nel mese di agosto, 6,8 milioni. Ciò, nonostante il numero di locali che hanno organizzato eventi è stato di 46mila, contro i 94mila dell’anno precedente, con un numero di giornate spettacolo del 51,9%. E l’autunno è arrivato in anticipo: se a settembre il numero di eventi ha continuato a crescere, il pubblico ha iniziato ad allontanarsi di nuovo.

L’altro periodo positivo, che lascia del rammarico, è gennaio-febbraio, quando l’emergenza sanitaria non era ancora scattata: “Il numero di eventi era cresciuto rispetto all’anno precedente del 3,38% e si era registrato un aumento degli ingressi del 15,49%, con un pubblico disposto a spendere più dell’anno precedente, nello stesso periodo (+17,23%)”.

In quei mesi impazzava al cinema Tolo tolo di Checco Zalone, che con più di 7 milioni di di spettatori aveva mantenuto alti gli incassi in sala. Non è bastato, ovviamente. In tutto l’anno la settima arte ha subito un calo della spesa al botteghino del 71,55%, quota che sale al -78,45% per il teatro. Ancora più consistenti le perdite per i concerti (-89,32% la spesa per biglietti). Soffre anche lo sport (-83,96%) ed è crisi profonda anche per ballo e concertini (-78%). Meno peggio il settore degli spettacoli viaggianti (-60,74%).

“È importante capire quali conseguenze lascerà questa lunga e difficile fase sulle abitudini delle persone quando sarà possibile tornare alla normalità”, osserva Blandini.

“La crisi epocale determinata dall’emergenza sanitaria e dalle conseguenti misure per contrastarla sta facendo pagare un prezzo altissimo al settore dello spettacolo, di cui fanno parte quei creatori di felicità per la nostra collettività che sono i compositori e gli artisti della musica, del cinema, del teatro e della letteratura nonché i lavoratori che ne supportano l’attività”, dichiara il presidente Siae Giulio Rapetti Mogol: “La diffusione della cultura è essenziale non solo per l’economia italiana ma per la stessa qualità della vita e per questo rappresenta qualcosa di più di uno dei tanti settori da salvare nell’attuale situazione”.

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[Fonte Wired.it]