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giovedì, Nov 11

Covid-19: come funziona il vaccino Valneva, appena acquistato dall’Unione europea



Da Wired.it :

Oltre a quelli prodotti da Pfizer, AstraZeneca, Johnson&Johnson e Moderna, in Europa presto potrebbe essere disponibile un nuovo vaccino contro Covid-19: il suo nome commerciale è Vla2001 ed è stato sviluppato dall’azienda farmaceutica Valneva. La Commissione europea, infatti, ha approvato un accordo in base al quale l’azienda, specializzata nella produzione di vaccini, dovrebbe fornire fino a 60 milioni di dosi di Vla2001, di cui circa 27 milioni nel 2022. 

Lo ha annunciato la stessa azienda nella giornata di ieri. Si tratta del primo vaccino a virus inattivato che potrebbe essere distribuito in Europa a partire dal prossimo aprile, previa approvazione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che dovrebbe iniziare a breve una rolling review, procedura normativa emergenziale per un’autorizzazione più rapida.

Arricchire la rosa di vaccini contro Covid-19

Il 17 giugno 2020 la Commissione europea ha presentato una strategia per accelerare lo sviluppo, la produzione e la diffusione di vaccini contro Sars-cov-2: essa consiste nel finanziamento di una parte dei costi iniziali sostenuti dalle aziende produttrici con accordi preliminari di acquisto, attraverso cui l’Europa si assicura il diritto di acquistare un determinato numero di dosi di vaccino in un preciso intervallo temporale. A

l momento, come si legge sul sito della Commissione europea, l’Europa possiede un “portafoglio” di sette vaccini contro Covid-19, grazie ai contratti firmati con AstraZeneca, Sanofi-GSK, Janssen Pharmaceutical NV, BioNtech-Pfizer, CureVac, Moderna e Novavax, a cui si aggiunge l’accordo con Valneva. Questo prevede che tutti gli Stati membri dell’Unione europea possano acquistare quasi 27 milioni di dosi nel 2022, con la possibilità di aumentare l’acquisto nel corso dei mesi successivi fino a un totale di 60 milioni di dosi entro la fine del 2023. Inoltre l’accordo prevede che il vaccino venga adattato alle eventuali nuove varianti di Sars-cov-2 che potrebbero insorgere in futuro

Il contratto sarà completato dopo la revisione finale da ciascuno degli Stati membri dell’Unione europea e potrà essere distribuito ad aprile 2022, previa approvazione da parte del Comitato dei prodotti medicinali per uso umano dell’Ema, che, a quanto si legge sul sito dell’azienda biotecnologica, dovrebbe a breve dare inizio a una rolling review, procedura normativa emergenziale che consentirebbe, attraverso revisioni progressive degli studi clinici e preclinici, un’autorizzazione più rapida di Vla2001.

Il primo vaccino a virus inattivato in Europa

Vla2001 è attualmente l’unico vaccino contro Covid-19 a virus intero e inattivato usato nelle sperimentazioni cliniche in Europa. Si tratta di una tecnologia impiegata da oltre sessant’anni nel campo dei vaccini, che prevede l’inattivazione chimica – vale a dire l’uccisione – del virus Sars-cov-2. Il vaccino, infatti, è costituito da particelle virali intere del coronavirus in combinazione con due adiuvanti che hanno lo scopo di potenziare la risposta immunitaria. Quando un vaccino a virus inattivato viene somministrato, esso non sarà in grado di sviluppare la malattia, ma potrà essere riconosciuto dal sistema immunitario della persona che lo riceve, che produrrà anticorpi contro di esso. 



[Fonte Wired.it]