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venerdì, Dic 17

Covid-19, un primo parere dell’Agenzia europea del farmaco sulla terapia di Pfizer



Da Wired.it :

Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha emesso un parere sull’uso di Paxlovid, la terapia antivirale sviluppata da Pfizer contro Covid-19. Si basa sulla combinazione di due farmaci (PF-07321332 e ritonavir) e sebbene al momento non risulti ancora autorizzata nel territorio europeo, Ema ha richiesto questo parere per aiutare le autorità nazionali nell’eventuale decisione di autorizzazione al commercio anticipata, per esempio in casi di emergenza o di fronte a un aumento dei casi e delle morti dovute a Covid-19. Ad ogni modo il 13 dicembre Ema ha avviato un processo dei dati sulla terapia.

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Pfizer ha annunciato i risultati della sua terapia antivirale contro Covid-19

I dati preliminari indicano che, se somministrata entro i primi giorni dalla comparsa dei sintomi di Covid-19, abbassa dell’89% le probabilità di ricovero in ospedale

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Paxlovid può essere usata, secondo il parere, per aiutare adulti con Covid-19 che non abbiano bisogno di trattamenti supplementari con l’ossigeno e che rischiano un incremento delle probabilità di sviluppare una forma severa della malattia. La terapia va avviata il prima possibile dopo la diagnosi di Covid-19 ed entro cinque giorni dalla prima comparsa dei sintomi. I pazienti dovranno assumere insieme con due diverse compresse i principi attivi, PF-07321332 e ritonavir, due volte al giorno per cinque giorni.

Questo parere preliminare si basa sullo studio principale condotto su pazienti non vaccinati e non ospedalizzati, che hanno visto comparire i sintomi della malattia e che per almeno una delle condizioni rischiavano una forma severa di Covid-19. I dati mostrano come la terapia abbia ridotto il rischio di ospedalizzazione e morte, se condotta al massimo a partire dai cinque giorni dalla comparsa dei sintomi. L’1% dei 607 pazienti coinvolti (6) che hanno preso Paxlovid entro cinque giorni sono stati ospedalizzati entro 28 giorni dall’avvio della terapia contro il 6,7% (41 su 612) di colore che hanno ricevuto un placebo. Nessuno tra coloro che sono stati sottoposti alla terapia è morto, contro 10 morti nel gruppo placebo. “In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e fino a 34 giorni dopo l’ultima dose di Paxlovid sono stati disgeusia (disturbi del gusto), diarrea e vomito”, si legge nel rapporto.

Ci sono medicinali con cui Paxlovid non può essere usato e la terapia, al momento, non è consigliata in gravidanza. L’allattamento al seno va interrotto. Con questo parere, spiega Ema, le agenzie nazionali possono valutare speciali immissioni in commercio mentre l’ente europeo vaglia la domanda di autorizzazione complessiva.



[Fonte Wired.it]