È arrivato il momento di fare un recap del calcolo dei crediti per la maturità 2025. Con l’arrivo degli esami, per migliaia di studenti delle scuole superiori si avvicina infatti il momento di fare i conti, letteralmente, con i crediti scolastici. La formula che determina il punteggio conclusivo in centesimi resta invariata, ma è bene capire come funziona davvero, perché dai crediti dipendono fino a 40 punti su 100, ovvero quasi la metà del risultato complessivo.
Media dei voti e condotta: quanto valgono?
I crediti per la maturità 2025 si accumulano nel triennio finale e per ciascun anno vengono attribuiti in base alla media dei voti e al comportamento. Il massimo possibile è di 12 punti per il terzo anno, 13 per il quarto e 15 per il quinto, ma c’è una condizione precisa per ottenerli: il voto di condotta deve essere almeno pari a 9/10. Questo significa che anche chi ha una media eccellente può vedere ridimensionato il proprio punteggio se il comportamento non è all’altezza.
La tabella ministeriale di riferimento prevede un sistema a fasce: ad esempio, chi chiude l’anno con una media tra l’8 e l’8,99 riceve meno crediti di chi si attesta sopra il 9. Il calcolo è automatico, basato sui dati riportati nello scrutinio finale. Va specificato che non contano gli eventuali debiti o i recuperi sostenuti.
A questi 40 punti vanno poi aggiunti quelli ottenuti durante le prove d’esame. Le commissioni potranno assegnare fino a 20 punti per ciascuna delle tre prove previste: la prima scritta di italiano, la seconda scritta sulla disciplina caratterizzante (che cambia da indirizzo a indirizzo) e infine il colloquio orale. Complessivamente, quindi, l’esame di maturità assegna fino a 60 punti, che si sommano ai 40 già ottenuti negli anni precedenti.
Il bonus di 5 punti
C’è anche la possibilità, per gli studenti più meritevoli, di ricevere un bonus aggiuntivo fino a 5 punti. Questo margine è discrezionale: spetta alla commissione valutarlo, ma può essere riconosciuto solo se il candidato ha accumulato almeno 30 crediti nel triennio e ha totalizzato almeno 50 punti nelle prove.
Chi raggiunge il massimo punteggio – 100 su 100 – senza usufruire del bonus, e presenta una carriera scolastica impeccabile, può anche aspirare alla lode. In questo caso, oltre ai risultati eccellenti, la commissione valuta elementi come la costanza del profitto e il comportamento durante il percorso di studi.