Aumento degli investimenti in informatica quantistica in Italia e a livello globale
A partire dal 2025, gli investimenti in informatica quantistica in Italia aumenteranno del 14%, raggiungendo il 20% a livello europeo. Questi dati sono stati pubblicati nel rapporto di Quera Computing, che ha anche evidenziato alcune criticità legate all’adozione di questo nuovo approccio.
Secondo l’analisi, nonostante le sfide rappresentate dai costi elevati e dalla carenza di personale qualificato, il 65% degli intervistati a livello mondiale si dichiara pronto ad adottare il calcolo quantistico nei prossimi due o tre anni. In Italia, la percentuale è simile, con il 62% che si considera "abbastanza preparato".
Tuttavia, permangono delle criticità. A livello globale, i principali freni all’adozione sono i costi elevati (51%), la carenza di talenti (45%) e l’incertezza sul valore di business (45%). In Italia, le sfide principali riguardano l’accesso limitato all’hardware quantistico (58%), i costi elevati (46%) e l’immaturità degli algoritmi quantistici (46%).
La ricerca ha anche evidenziato un divario significativo tra Stati Uniti ed Europa. Infatti, per il 70% del campione, gli Stati Uniti sono riconosciuti come leader nell’adozione del quantum computing, mentre l’Europa fatica a tenere il passo. Il 41% degli italiani ritiene che l’Italia sia in linea con la maggior parte delle nazioni, mentre il 33% la considera in ritardo.
Quanto alla capacità di ricoprire un ruolo di rilievo nel settore del quantum computing, il 52% dei rispondentiCLOCKS considere l’Italia ben posizionata, il 41% ritiene che non abbia un vantaggio competitivo e il 7% la considera in una posizione piuttosto svantaggiata.
Gli atomi neutri e i qubit superconduttori si confermano come le soluzioni più promettenti per lo sviluppo delle applicazioni in numerosi scenari, dalla sanità alla finanza.
Fonte: Repubblica Italiana – FP
