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lunedì, Feb 14

Criptovalute: come accettare i pagamenti

Da Punto-Informatico.it :

Quando si parla di transazioni in criptovalute, la gestione di una transazione su blockchain implica che un’entità possieda due chiavi crittografiche mantenute all’interno di appositi crypto wallet. Vale a dire:

  1. una chiave pubblica, dalla quale è possibile generare uno (o più) indirizzi che rappresentano il recapito verso cui è possibile trasferire criptovaluta
  2. una chiave privata con cui dispone e spende – o trasferisce verso altri a propria volta – la criptovaluta ricevuta

La transazione vedrà l’esercente dovrà firmare digitalmente la transazione usando la propria chiave privata e crittograferà il flusso di criptoasset usando la chiave pubblica dell’exchange.

Ecco alcuni strumenti utili per concretizzare i pagamenti in criptovalute.

Pagamenti in criptovalute: alcuni dettagli tecnici

Un aspetto fondamentale per le transazioni in criptovalute è l’utilizzo di un wallet. Esso agevola notevolmente la gestione di tesoreria delle imprese che, avendo incassato in criptovaluta tramite l’ausilio di un fornitore specializzato, hanno la necessità di convertire i criptoasset di cui vantano la disponibilità conoscendo almeno una chiave privata del wallet. Tale operazione (come è evidente) potrà avvenire se, solo se e quando, la transazione verso l’exchange sarà firmata (ovvero autorizzata) da tutti i soggetti che conoscono le chiavi private.

Molto importante è anche un plug-in del merchant, un programma che viene eseguito all’istante in cui il cliente sceglie di pagare la merce in criptovaluta. Tale applicazione (integrata nel processo di check-out), s’incarica di presentare il prezzo finale nella doppia valuta (per esempio € e BTC), fissando il cambio per un determinato arco temporale (di solito non superiore ai 3 o 4 minuti), in modo da poter consentire l’avvio del pagamento dal wallet del compratore su iniziativa di quest’ultimo.

Tale applicazione s’incarica d’interagire con il crypto wallet del cliente, usualmente presentando un QR code che rappresenta l’indirizzo verso cui dovrà essere trasferito un importo in criptovaluta pari al prezzo in euro convertito. Un’applicazione di questo tipo può essere ospitata all’interno di un registratore di cassa, oppure su un terminale POS.

Al fine di poter preservare l’esercente dalle fluttuazioni di valore tipiche di alcune criptovalute, il fornitore di servizi deve parimenti impegnarsi, definendolo nel contratto, a convertire in euro importi di criptovaluta incassati al medesimo valore corrispettivo di cambio. Calcolato nel momento in cui il plug-in del merchant ha presentato al cliente l’importo in doppia valuta relativo all’acquisto.

Criptovalute e trading online

Ma oltre ad utilizzarle per i pagamenti, le criptovalute si stanno rivelando asset molto interessanti per il trading online. Ma occorre utilizzare un broker con licenze e tanti servizi al seguito. Puoi provare a conoscere XTB andando su questo link.

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