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Critterz, OpenAI si butta nel cinema con un film d’animazione creato con l’intelligenza artificiale

da | Set 9, 2025 | Tecnologia


Stando al Wall Street Journal, per Critterz OpenAI e gli studios hanno stanziato un budget di una trentina di milioni di dollari e sarà pronto in circa nove mesi, molto meno dei tre anni generalmente necessari per un progetto di animazione. Le società coinvolte puntano a presentare il lungometraggio al Festival di Cannes del prossimo anno, per poi farlo debuttare nelle sale cinematografiche di tutto il mondo nella seconda metà del 2026.

Una delle sfide più grandi con cui ha dovuto fare i conti la produzione è legata alla tutela legale dell’opera, dal momento che i contenuti creati esclusivamente con l’intelligenza artificiale non possono essere protetti da copyright. Per aggirare questo ostacolo, OpenAI e i suoi partner hanno deciso di avvalersi di doppiatori e soprattutto artisti grafici umani, che creeranno gli schizzi da “dare in pasto” agli strumenti della startup. Le società stanno anche lavorando a un sistema per condividere i profitti tra le circa 30 persone che partecipano al progetto. Secondo Kleverov, il coinvolgimento di talenti umani permetterebbe a Critterz di rientrare sotto l’ombrello del diritto d’autore.

Il dibattito sull’AI nel mondo del cinema

L’ultima impresa di OpenAI arriva in un momento in cui l’uso dell’AI nel mondo dell’intrattenimento sta generando un intenso dibattito. Aziende come Disney e Netflix hanno iniziato ad adottare la tecnologia per snellire i processi, personalizzare le raccomandazioni sulle piattaforme di streaming e rafforzare le campagne di marketing. La tendenza ha suscitato grandi critiche da parte di attori, sceneggiatori e altri artisti, che temono che il ricorso all’intelligenza artificiale possa mettere a rischio posti di lavoro e ridurre la domanda di talenti umani. L’impatto dell’AI nel settore è stato anche uno dei temi al centro degli scioperi di Hollywood del 2023.

La prima versione di Critterz

Allo stesso tempo, i principali studios stanno cercando di impedire che le loro opere siano usate senza autorizzazione dagli strumenti di AI generativa. A giugno, Disney e Universal hanno fatto causa a Midjourney, accusando l’azienda dietro il popolare generatore AI di essere un “pozzo senza fondo di plagio” che produce “copie infinite” di materiali protetti. Più recentemente, anche Warner Bros. Discovery ha presentato una denuncia analoga.

Nonostante le controversie, Nelson è fiducioso che con Critterz OpenAI creerà un precedente positivo. Dal punto di vista del creativo, l’eventuale successo del film sarebbe la prova che “l’AI può offrire contenuti di qualità sufficiente per il grande schermo” e accelererebbe l’adozione della tecnologia a Hollywood, il tutto riducendo le barriere all’ingresso e consentendo a più persone di partecipare allo sviluppo di progetti creativi.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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