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martedì, Feb 11

Crowdfunding, italiani sempre più disposti a fare prestiti



Da Wired :

Il lending crowdfunding è il segmento che cresce di più in Italia. Bene anche l’equity rivolto a startup e pmi. Il finanziamento di massa esce dalla fase pionieristica

Equity Crowdfunding
(Foto: Shutterstock)

I prestiti online in crowdfunding sono sempre più amati dagli italiani, che cercano forme d’investimento alternative per i propri risparmi. A rivelarlo sono i dati diffusi da Starteed, società specializzata in infrastrutture tecnologiche dedicate al crowdfunding, nel rapporto annuale sullo stato del settore in Italia.

A livello di raccolta complessiva, nel 2019 il mercato italiano vale 192 milioni di euro (+89% rispetto al 2018) e la parte del leone è quella del lending che pesa ben 108 milioni (il 55% del totale), con il grosso della raccolta attraverso i portali October (che arriva dalla Francia), Borsadelcredito e Soisy.

Il successo del prestito

Ma cos’è il lending crowdfunding? Si tratta di un prestito a persone fisiche o aziende, realizzato attraverso portali online specializzati. Parliamo di capitale di debito, che viene remunerato a un tasso stabilito, allo scadere di un lasso temporale definito. E il lending piace molto agli italiani come forma d’investimento “sicura”, soprattutto quando riguarda l’immobiliare. Le barriere all’ingresso, inoltre, sono abbordabili anche per i piccoli investitori: la quota media nel 2019 è stata di 1.680 euro ma spesso bastano poche centinaia di euro per acquistare la quota minima di una campagna di raccolta. E i rendimenti? Dipende dalla campagna, ma in genere variano tra il 4% e il 7%. Decisamente meglio che lasciare i propri soldi fermi sul conto corrente.

Non solo, ma le principali piattaforme stanno tutte scommettendo sull’ulteriore crescita di questa tipologia di crowdfunding, perché dalla fine del 2019 il regolamento Consob permette di offrire via lending dei veri e propri mini bond emessi da piccole e medie imprese. Un mercato potenziale molto attraente, che il Politecnico di Milano ha stimato in 4,3 miliardi di euro nel 2018.

Capitali di rischio

Ma il mercato non è solo lending. Anche l’equity crowdfunding italiano cresce con grande vigore (+114%) nel 2019. In questo caso parliamo di investimenti in capitale di rischio. Qui le piattaforme che raccolgono di più sono Mamacrowd, Crowdfundme e Two Hundred. Il motivo di questa crescita è chiaro: da un lato si rafforza l’uso e la fiducia in un nuovo canale utilizzabile sia per aumenti di capitale per startup e pmi, sia per preparare la quotazione in Borsa (il cosiddetto “crowdlisting”, peraltro brevettato dall’italiana Opstart) di aziende che hanno già raggiunto un buon grado di sviluppo.

Ultima tipologia per raccolta è quella del donation/reward, che mette a segno “solo” un +28%, dimostrando di essere probabilmente il mercato più vicino a maturazione. Ma parliamo pur sempre di un mercato più che quadruplicato in 5 anni.

Leggendo il report Starteed è chiaro come il mercato del crowdfunding italiano sia ormai uscito dalla sua fase pionieristica. La crescita 2019 è stata molto significativa e sicuramente la tendenza si confermerà anche nel 2020. È facile immaginare come continueranno a crescere la raccolta complessiva, i fatturati e alcuni verticali in primis l’immobiliare, mentre diminuiranno le piattaforme in attività, seguendo un naturale processo di selezione e concentrazione.

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[Fonte Wired.it]