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venerdì, Feb 07

Cyberbullismo, il rischio è sempre più alto



Da Wired :

Una ricerca della no profit Social Warning ha evidenziato che 4 ragazzi su 10 sono a rischio di cyberbullismo

Direttivo di Social Warning – Movimento Etico Digitale (fonte: Social Warning)

Social warning – Movimento etico digitale ha diffuso i dati della sua ricerca sul cyberbullismo evidenziando che 4 ragazzi su 10, nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 16 anni, ne hanno a che fare navigando in rete o utilizzando i social media.

Dati relativi alle regole sull’uso del web (Fonte: Osservatorio sull’Educazione Digitale 2020 – Social Warning)

L’organizzazione no profit, fondata nel 2017 da Davide Del Maso, docente, si occupa di sensibilizzare ragazzi e adulti sulle potenzialità e sui rischi del web promuovendo l’educazione digitale nelle scuole medie.

Il 72,6% dei ragazzi intervistati ritiene giusto ricevere delle regole per l’uso della rete. Regole che purtroppo vengono impartite solo nel 55% delle famiglie e che per l’80% dei casi sono riferite a una semplice limitazione del tempo trascorribile online.

Dati relativi al tempo trascorso online giornalmente (Fonte: Osservatorio sull’Educazione Digitale 2020 – Social Warning)

Tra genitori e ragazzi c’è, purtroppo, una scarsa comunicazione sui temi dell’educazione al digitale dettata troppo spesso da un gap generazionale. Secondo i risultati della ricerca 1 ragazzo su 10 non affronta l’argomento con nessuno anche se il 32% dei ragazzi intervistati passa dalle 2 alle 4 ore sul web mentre ben il 22% non ha limitazioni temporali a riguardo.

La ricerca ha evidenziato come il cyberbullismo sia l’episodio più frequente accaduto online ai ragazzi intervistati.

Dati relativi agli episodi spiacevoli accaduti on-line (Fonte: Osservatorio sull’Educazione Digitale 2020 – Social Warning)

Nel 2019 la no profit ha effettuato un’operazione di divulgazione e formazione nell’ambito dell’educazione digitale, coinvolgendo 17mila studenti e 4mila genitori.

Per Dal Maso “i dati dell’osservatorio raccontano della difficoltà degli adulti rispetto all’impartire regole precise ed esplicite per vivere serenamente il web in famiglia, forse per il distacco e la sfiducia con cui molti di loro hanno sempre visto il digitale”.

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[Fonte Wired.it]