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lunedì, Mar 13

Cybersecurity: perché considerare una gestione attiva dell’IT diventa fondamentale?

da Hardware Upgrade :

Nel processo strategico di CIO e CTO, la business continuity rappresenta un elemento a dir poco cruciale. Valutare le minacce e adottare piani e strumenti che garantiscono la resilienza operativa contro problemi tecnici e rischi alla sicurezza digitale sono oggi più che mai “key-factor” per piccole, medie e grandi imprese.

La gestione dei sistemi informativi aziendali passa per due possibili approcci: quello passivo, che determina l’intervento al sorgere del problema, e quello attivo, il quale segue la logica del monitoraggio e della prevenzione. Va da sé come quest’ultimo, in considerazione delle crescenti complessità e dei rischi nel mondo dell’IT, sia quello che rende l’obiettivo di business continuity più agevole da perseguire.

Ci sono diversi motivi per cui una gestione attiva dell’IT è preferibile per le aziende, siano esse del settore informatico o meno.

In primis questa aiuta a identificare i problemi prima che causino interruzioni delle operazioni. Monitorando e analizzando i dati sulle prestazioni dei dispositivi aziendali, si possono minimizzare i tempi di inattività garantendo che i processi critici rimangano attivi.

Migliorare la sicurezza è un altro punto chiave: la gestione IT deve aiutare a identificare e affrontare le potenziali minacce alla sicurezza prima che vengano sfruttate dai criminali informatici. Ciò include la garanzia che tutti i dispositivi siano aggiornati, il monitoraggio di attività sospette e l’implementazione di misure di sicurezza come ad esempio l’esecuzione di backup regolari.

Non ultima, la motivazione di riduzione dei costi. Prevenendo le minacce e risolvendo in anticipo i problemi, gestire proattivamente i sistemi IT aziendali contribuisce a evitare costose riparazioni e giornate “offline”.

Gli strumenti da adottare: RMM e software di accesso remoto

I software RMM (Remote Monitoring and Management) supportano la raccolta di dati relativi ai sistemi informativi, aiutando quindi CIO, CTO, amministratori IT e fornitori di servizi gestiti (MSP) a monitorare e gestire da remoto tutti i dispositivi dell’azienda.

La domanda da porsi è: qual è la soluzione giusta per la mia azienda?

Supremo Professional è uno strumento che offre una Console unificata mediante cui monitorare e gestire l’infrastruttura IT di un’azienda. Tramite l’installazione dell’agent di Supremo sulle macchine interessate, si potranno consultare, in tempo reale, tutte le informazioni relative ai dispositivi remoti (hardware, software, stato delle unità disco, antivirus, firewall e reti), verificandone lo stato di salute ed ottenendo alert personalizzati all’insorgere di problemi prestazionali o di sicurezza.

Nato come software di supporto remoto, Supremo garantisce anche l’accesso remoto rapido alle macchine amministrate, siano esse Windows o macOS, così da intervenire tempestivamente in caso di anomalie o disservizi. Questo rende Supremo un tool fondamentale per chi offre servizi di assistenza e consulenza perché permetterà una gestione a 360° gradi dell’infrastruttura IT: dal monitoraggio all’intervento, tutto grazie ad un’unica soluzione!

Per massimizzare l’attività di intervento, sarà inoltre possibile creare dei team di assistenza che gestiscono le richieste di supporto tramite il servizio della Coda d’Assistenza. Questa funzionalità si rivela utile per organizzare al meglio l’Help Desk in quanto consentirà pieno controllo su chi sta fornendo l’assistenza remota.

Ultimo aspetto, ma non per minore importanza, l’integrazione della Console con Uranium Backup, software anch’esso sviluppato dall’azienda italiana Nanosystems. Questa integrazione permetterà di aggiungere alle feature di RMM sopra elencate, la possibilità di gestire in modo centralizzato – e molto agevole – i backup attivi sui dispositivi dell’azienda.

La gestione attiva dell’IT mirata alla prevenzione e all’intervento tempestivo è un approccio cruciale per qualsiasi azienda che si affida alla rete per supportare le operazioni più critiche. Adottando un approccio proattivo, le organizzazioni possono garantire che device e reti rimangano affidabili, sicure e performanti, contribuendo a massimizzare l’efficienza aziendale e a ridurre i costi.

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