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mercoledì, Apr 08

Cybersecurity, rischi e soluzioni al tempo del coronavirus



Da Wired.it :

Aumentano i crimini online per cercare di sfruttare il maggior numero di persone collegate in rete per lavoro o studio. Ecco come proteggersi

Cybersecurity (Getty Images)
Cybersecurity (Getty Images)

I cybercriminali stanno approfittando dello stato d’animo dei cittadini confinati in casa dalle misure di emergenza contro il coronavirus per alzare la posta.

Secondo le stime della società di consulenza Boston Consulting Group sono centinaia di milioni le persone che, a livello globale, si trovano a casa a svolgere lo smart working, a seguire le lezioni scolastiche online, a fare la spesa utilizzando piattaforme di ecommerce o a compiere lunghe conversazioni tramite programmi di videoconferenze. Se però da un lato internet si sta dimostrando uno strumento indispensabile in questa situazione, l’altra faccia della medaglia mostra un aumento dei cyber rischi ai quali un utente viene potenzialmente in contatto.

Secondo Bitdefender, nel solo mese di marzo le segnalazioni di malware legati all’emergenza coronavirus sono aumentate di oltre il 475% poiché i cybercriminali “agiscono in modo opportunistico e non etico approfittando di questo periodo di incertezza per diffondere malware, lanciare campagne phishing ed operare tentativi di frodi online contro le strutture sanitarie già duramente colpite dalla situazione”, come dichiarato da Florin Talpes, amministratore delegato della società di cybersecurity.

Quali sono i principali rischi?

Il responsabile della cybersecurity della società di servizi internet ItaliaOnline spiega che, assieme all’aumento dell’utenza collegata alla rete, giornalmente è cresciuto anche il rischio di incappare in truffe, furti di dati, ricatti e tante altre tipologie di cybercrimini.

Il rischio più frequente è quello legato al furto di informazioni. Che si tratti di informazioni private, dei dati della carta di credito, dei codici d’accesso del proprio home bankig o di riservate informazioni lavorative, se un cybercriminale riesce a metterci le mani sopra il danno è fatto.

Un altro rischio nel quale ci si può imbattere durante lo smart working, e che potrebbe compromettere in maniera grave il proprio lavoro, è legato a una possibile criptazione dei dati sui dischi rigidi. Spesso questa azione è legata a un attacco ransomware sfruttato dai cybercriminali per chiedere un riscatto, generalmente in bitcoin o in un’altra cryptovaluta, per sbloccare i file.

Il furto delle credenziali d’accesso a social network, caselle di posta elettronica o servizi di streaming online è un rischio al quale gli utenti vengono esposti. I dati ottenuti in questo modo possono poi essere usati in campagne di spammin o trolling.

Infine, ma non meno preoccupante, il rischio che i minori, collegati in internet per le video-lezioni, possano essere adescati da pericolosi predatori che sfruttano la rete per i loro scopi.

Come proteggersi?

Per prima cosa è importante proteggere i propri account tramite un’autenticazione multifattore laddove possibile. Utile anche sfruttare gli strumenti di generazione e managing delle password al fine di non incappare nell’errore comune di utilizzare una singola password per tutti gli account.

Eseguire dei backup seguendo la “regola del 3,2,1” al fine di proteggere i propri dati da eventuali attacchi ransomware.

Mantenere aggiornati tutti i dispositivi usati per connettersi a internet. Che si tratti di tablet, smatphone, pc o frigoriferi poco importa, le vulnerabilità possono essere ovunque e gli aggiornamenti forniscono le patch per risolverle.

Usare un antivirus. Ogni dispositivo usato per navigare in rete deve essere protetto da un antivirus, strumento essenziale per la protezione dai malware.

Sembrano tutti consigli provenienti dagli anni ‘90”, ha commentato Alessio Pennasillico, del comitato scientifico di Clusit (l’associazione italiana della sicurezza informatica) a Wired, “ma se dobbiamo continuare a ripeterli in continuazione, vuol dire che non tutti li mettono in pratica”.

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[Fonte Wired.it]