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venerdì, Ott 02

da bigG un miliardo per gli editori

Da Punto-Informatico.it :

È Sundar Pichai, numero uno di bigG e della parent company Alphabet, ad annunciare oggi il nuovo investimento del gruppo nell’ambito dell’editoria: un miliardo di dollari messo a disposizione di coloro che realizzeranno contenuti di qualità da destinare a un nuovo prodotto, Google News Showcase.

Google News Showcase subito in Germania e Brasile

L’obiettivo dichiarato è duplice. Da un lato sostenere economicamente l’attività degli addetti ai lavori e dall’altro portare sui dispositivi degli utenti-lettori notizie aggiornate, affidabili e pubblicate da redazioni autorevoli. In termini concreti apparirà sotto forma di “story panels” all’interno di Google News, in un primo momento solo su Android e più avanti su iOS. Sarà poi integrato anche su Discover e nel motore di ricerca.

Questi pannelli forniscono agli editori che partecipano la possibilità di confezionare le storie così da farle comparire nei prodotti di Google dedicati alle notizie, fornendo una opportunità narrativa più profonda e dando accesso a un contesto più ampio attraverso funzionalità come linee temporali, estratti e articoli correlati. Altre componenti come video, audio e riassunti quotidiani arriveranno più avanti.

Google News Showcase

Il debutto avviene oggi in Germania e Brasile, ma il rollout interesserà presto altri paesi a partire da Argentina, Canada, Regno Unito, Australia, India, Belgio e Olanda grazie ai quasi 200 editori coinvolti da bigG nel progetto. Tra questi nomi importanti del calibro di Der Spiegel, Stern, Die Zeit, Folha de S.Paulo, Band e Infobae insieme a realtà regionali e locali come El Litoral, GZH, WAZ e SooToday.

Alcuni tra i primi partner del progetto Google News Showcase

L’iniziativa annunciata oggi va ad affiancare quelle già messe in campo dal gruppo di Mountain View per sostenere chi opera nel settore del giornalismo e dell’informazione: dalla Google News Initiative per la quale sono già stati stanziati 300 milioni di dollari ai fondi destinati nell’ultimo periodo al sostegno emergenziale della piccola e media editoria senza dimenticare il Digital Growth Program per la formazione degli addetti ai lavori.



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