I Ceo di Corporate America a Riad per stringere accordi con i sauditi
Dal First Buddy Elon Musk al numero uno di Meta Mark Zuckerberg, passando per gli amministratori delegati di Amazon, Nvidia, OpenAI e Boeing, a Riad sono presenti i maggiori rappresentanti di Corporate America, incluso il presidente di Stellantis John Elkann. L’appuntamento è l’occasione per stringere accordi con i ricchi sauditi e fare lobby sull’entourage del presidente americano sui dazi.
Nonostante la schiarita con la Cina, l’incertezza sulle tariffe resta e per i numeri uno delle grandi aziende americane avere la possibilità di interagire direttamente con la squadra di Trump – dal “negoziatore in chief” Scott Bessent al segretario al commercio Howard Lutnick – lontano dai riflettori di Washington è imperdibile.
L’incontro con il principe alla corona Mohammed bin Salman
A Riad, molti dei Ceo pranzano con il principe alla corona Mohammed bin Salman, incontrano i big sauditi per fare affari e partecipano al Saudi-Us Investment Forum, ribattezzato per l’occasione la “Maga del Deserto”. La loro presenza è lodata da Trump, che durante la sua visita punta a incassare 1.000 miliardi di dollari di investimenti sauditi.
Il tycoon dal palco del forum ha elogiato i presenti e ha lanciato una frecciatina all’assente amministratore delegato di Apple, Tim Cook. “Non c’è, ma Nvidia c’è”, ha detto lodando il numero uno del colosso dei semiconduttori Jensen Huang. Proprio Nvidia ha siglato un’importante partnership con Humain, la startup per l’intelligenza artificiale del fondo sovrano saudita.
Partnership e investimenti
In base all’intesa, Nvidia invierà 18.000 dei suoi chip di ultima generazione da usare nei data center in Arabia Saudita. Sempre Humain è protagonista insieme a Amazon Web Service di un investimento da oltre cinque miliardi di dollari nell’IA in Arabia Saudita.
Riad è stata l’occasione per Musk per annunciare l’approvazione da parte saudita dell’uso della sua Starlink per il trasporto aereo e marittimo. Spogliandosi dei panni di responsabile del Dipartimento per l’efficienza del governo, il First Buddy dal palco del Forum ha assicurato che giocherà un ruolo centrale nella svolta tecnologica saudita e parlato di tutte le sue società, dalla Boring Company che costruisce tunnel e infrastrutture ai robot di Tesla.
Anche il suo “nemico” Sam Altman di OpenAI era presente in Arabia Saudita, uno dei maggiori investitori al mondo nell’intelligenza artificiale e, quindi, cruciale per le ambizioni del Ceo di far crescere la sua società.
FP



