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venerdì, Feb 24

Dacia Jogger Hybrid 140, prova in anteprima. Elettrificazione per la all-arounder accessibile

da Hardware Upgrade :

Da diversi anni ormai sappiamo che in Europa le automobili saranno sempre più elettrificate, fino ad un punto in cui si potranno vendere solo quelle completamente elettriche. Nei giorni scorsi il l’Unione Europea ha confermato lo stop alla vendita dei motori endotermici nel 2035, ma alcune case automobilistiche si sono auto imposte tabelle di marcia più severe, trasformando la gamma in 100% elettrica con alcuni anni di anticipo rispetto al ban previsto.

Altre, invece, hanno scelto per una transizione più graduale, convinte che la transizione sia importante, ma che è altrettanto importante offrire le giuste possibilità di scelta ai clienti, che per svariati motivi non vogliono, o non possono, passare all’elettrico. Tra queste case c’è Dacia, appartenente al Gruppo Renault, che da sempre si contraddistingue per soluzioni concrete, dal costo accessibile, ma anche con uno sguardo alle motorizzazione alternative. Dacia è leader nel commercio di auto alimentate a GPL, ed ora fa un primo passo anche nell’elettrificazione con Jogger Hybrid 140. Certo, esiste da tempo la Spring 100% elettrica, ma i più attenti sapranno che in realtà si tratta di un progetto Renault nato in Cina, e semplicemente esportato e rimarchiato. Di fatto, dunque, è la Jogger la prima vera Dacia elettrificata.

Quindi, nonostante sia “solo” ibrida, l’abbiamo voluta provare in anteprima, perché rappresenta un punto di svolta per il marchio, e per il mercato. Ecco il nostro video:

[HWUVIDEO=”3349″]Dacia Jogger Hybrid 140, elettrificata, bella e concreta. Dati e prezzi[/HWUVIDEO]

Il motore che troviamo sulla Jogger Hybrid è praticamente lo stesso che abbiamo imparato a conoscere sulle vetture Renault E-Tech full hybrid. È proprio questo il segreto (di Pulcinella) di Dacia per avere buona tecnologia a prezzo concorrenziale: attinge a ciò che Renault ha già creato, sperimentato, e venduto in un discreto arco temporale, così da avere economie di scala già ottime. Il motore benzina 1.6 è associato a due motori elettrici, con compiti distinti. L’unità più grande, da 36 kW, è quella che effettivamente può fornire trazione completamente elettrica, ed interviene sempre nelle partenze, oppure viene chiamata in causa durante la marcia per ottimizzare i consumi. Poi abbiamo uno starter/generator HSG, da 15 kW, che aiuta la meccanica del motore termico a mettersi in moto, ma serve anche a pilotare l’innovativa trasmissione multimodale senza frizione. Grazie a questo cambio automatico particolare, come vedremo poi, tutto diventa più fluido. La parte elettrica è alimentata da una batteria al litio da 1,2 kWh, della dimensione di un trolley da viaggio, posizionata nella parte posteriore del telaio, senza rubare spazio al vano di carico posteriore. La ricarica della batteria avviene nelle frenate e nelle decelerazioni, o anche per mezzo di energia in eccesso prodotta dal motore termico. In totale tutto il sistema esprime la potenza che dà il nome al modello, 140 cavalli.

La Jogger è sul mercato da diversi mesi, ed esternamente dunque non è una novità, ad eccezione della nuova identità visiva sul frontale, con il nuovo logo. Si tratta di un’auto costruita sulla piattaforma CMF-B del gruppo, in comune con diversi altri modelli, anche Renault. L’auto è lunga 4,55 metri, larga 1,78 e alta 1,63, con un passo di 2,90 metri. Il bagagliaio ha un volume importante, quasi da station wagon, con 708 litri nella configurazione a 5 posti, e 160 litri in quella a 7 posti. Il volume massimo sfruttando i sedili ribaltati è di 1.819 litri. All’interno in effetti si ha la percezione di stare comodi, pur senza avere tanto spazio come in veicoli più grandi. La sensazione è che per il segmento si sia ottenuto il meglio, anche grazie alla decisione di ridurre l’abitacolo all’essenziale, soluzione che lascia qualche centimetro in più.

Dacia Jogger Hybrid 140

Il posto di guida ha tutto ciò che serve a portata di mano, con una discreta quantità di comandi al volante, tra cui i controlli del cruise control, e con leva del cambio facilmente accessibile, ma che in realtà è un selettore elettronico, essendo il cambio automatico, e senza possibilità di intervento da parte del guidatore. Si scegli solo avanti, indietro, parcheggio, o eventualmente B, ovvero brake, per rendere la frenata rigenerativa più consistente. Ed alla guida in effetti la differenza si sente. Con la modalità drive normale l’auto nelle decelerazioni veleggia molto più a lungo, e con discese ripide ma non eccessive può recuperare energia per lunghi tratti, senza toccare i pedali. Per contro la B è molto più incisiva, e si può usare come una sorta di freno motore, oppure se la discesa è impegnativa, poiché altrimenti l’auto si fermerebbe del tutto, costringendoci a premere leggermente l’acceleratore.

Dacia Jogger Hybrid 140

Come accennato in precedenza, Dacia Jogger Hybrid parte sempre in elettrico, cosa molto positiva dato che sfrutta la coppia massima a zero giri, ed offre scatti quasi da elettrica pura. In marcia è poi il sistema a gestire le motorizzazioni, in serie o in parallelo, o serie e parallelo, in base alle condizioni e al nostro stile di guida. Se la velocità e l’accelerazione sono contenute tenderà ad utilizzare solo la trazione elettrica, mentre con salite o con pressioni del pedale più profonde termico ed elettrico funzionano in maniera congiunta. C’è anche la possibilità che il termico, producendo energia elettrica in eccesso, vada a ricaricare la batteria. Nella nostra prova abbiamo sperimentato che, una volta raggiunta una determinata velocità di crociera, sollevando un po’ il piede dall’acceleratore, l’auto passa in elettrico, anche a velocità sostenute. Noi siamo riusciti a farlo fino a 110 km/h, ma sulla carta potrebbe andare anche oltre. La nota di merito va certamente ai consumi, che come omologazione recitano 4,8 litri per 100 km, con emissioni di 108 grammi di CO2 per km. In realtà nella nostra giornata al volante, con percorsi misti di urbano, extraurbano e autostrada, abbiamo totalizzato 4,4 litri/100 km, quindi leggermente meglio del dichiarato.

Dacia Jogger Hybrid 140

A bordo l’auto è confortevole, abbastanza silenziosa, e non fa mistero della sua essenzialità. Niente controlli elettrici per i sedili, che hanno invece le classiche regolazioni manuali, e pochi comandi a cruscotto, se non per il climatizzatore. Il display centrale è sede di tutto l’infotainment, con navigazione, e smartphone mirroring, via cavo. Nell’abitacolo c’è largo uso di semplice plastica nera, sempre ben assemblata e che in molti casi non fa sentire la mancanza di altre soluzioni, accattivanti esteticamente, ma altrettanto economiche nella fattura. Anche qui la trasparenza di Dacia si dimostra vincente. Un tocco di tecnologia in più ce lo dà il display digitale della strumentazione, a colori e con chiare indicazioni, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei motori in tempo reale. Alla destra del volante c’è anche un porta cellulare integrato, con accanto una presa USB, così da poter tenere lo smartphone nel campo visivo ma in modo comodo e sicuro. I sedili posteriori, tutti con poggiatesta, sono facilmente ribaltabili, per ottenere un unico spazio di carica abbondante. Nel caso della terza fila, la seconda ribaltabile facilita l’accesso.

Dacia Jogger Hybrid 140

Durante la guida le sospensioni e le ruote da 16″ appaiono ben equilibrate, anche se non ci si può certo aspettare una vettura per la guida sportiva, e nemmeno fuoristrada. Il bilanciamento è un giusto compromesso tra qualità dei componenti e confort, ma è quasi ovvio che il cliente target di un prodotto simile lo sappia già in partenza. Dacia Jogger Hybrid è rilassante da guidare, facile grazie al cambio multimodale, che assicura anche la totale assenza di stacchi o lag quando la trazione passa dal motore elettrico a quello termico, o viceversa. Il rovescio della medaglia è una certa fatica con accelerazioni repentine, soprattutto se unite a leggere salite, dove il cambio automatico tende a mantenere un rapporto basso molto a lungo, con rumorosità accentuata e consumi che per qualche istante vanno alle stelle. In questi casi si può lavorare un po’ con il pedale per “convincere” il sistema a cambiare rapporto, ma non si può fare altro, non c’è sequenziale o pad dietro al volante per forzare la cambiata. L’impressione è che lo stile di guida adeguato sia quello più tranquillo, senza strappi, e che quindi va a sfruttare al meglio la parte elettrica. In generale però il giudizio è positivo.

Dacia Jogger Hybrid 140

Dacia Jogger Hybrid 140 è disponibile in Italia con una gamma semplificata, sempre nell’ottica di massima trasparenza e semplicità di scelta per il cliente. Ci sono allestimenti Expression, che comprende già una più che buona dotazione, ed Extreme, che offre tutto ciò che troviamo nel primo, con qualche plus. Su Expression troviamo barre da tetto modulari, cerchi in lega da 16″, specchietti regolabili elettronicamente, mentre all’interno clima manuale, media display da 8″, cruise control, sensori di parcheggio posteriori, tergicristalli automatici, freno a mano elettrico, computer di bordo da 7″ e alzacristalli posteriori elettrici. Il prezzo è di 25.200 euro per la configurazione a 7 posti. Extreme aggiunge a tutto questo cerchi in lega da 16″ neri, shark antenna, retrovisori neri, tappetini con firma Jogger, clima automatico, retrocamera e key less entry. Qui le configurazioni sono due, 5 posti per 25.250 euro, e 7 posti per 26.050 euro. Gli ordini sono già aperti, e le consegne sono previste in circa sei mesi, pertanto i primi esemplari dovrebbero arrivare a metà anno.

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