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lunedì, Ott 05

Dai quartieri dei 15 minuti alle auto elettriche, ecco le città smart del post-Covid



Da Wired.it :

La pandemia ha accelerato i cambiamenti nelle città: dai servizi di prossimità allo sharing, dalle colonnine per caricare le auto elettriche agli smart district, ecco cosa si aspettano gli esperti

(Foto: Getty Images)

Nuovi spazi per abitare, lavorare, muoversi. Servizi di prossimità che rispondono all’imperativo dei 15 minuti (cioè la possibilità di poter raggiungere tutto quel che serve in un quarto d’ora). Mobilità elettrica e stazioni di ricarica diffuse. Le città del futuro sono, in un certo senso, già qua. La pandemia ha dato un’accelerata al cambiamento: non programmata, certo, ma da affrontare. Mettendo in campo una visione d’insieme che unisca sostenibilità, nuova socialità, tecnologia. E, perché no, un ritorno alle origini, alla vita di quartiere. A immaginare le città smart del futuro prossimo venturo ci hanno provato i partecipanti di un incontro organizzato a Milano nell’ambito di Archiproducts Next, nella giornata dedicata a Smart cities, soluzioni innovative a supporto dei nuovi contesti urbani.

Parola d’ordine, per tutti, è quella di cittadino attivo. Abitanti che non sono visti come comparse passive del cambiamento, anzi. Prova ne sono le migliaia di messaggi arrivati al comune di Milano in risposta alla chiamata generale per il progetto Milano 2020: suggerimenti, idee e visioni piovute sulla scrivania di Annibale D’Elia, direttore dell’area progetto innovazione economica del comune di Milano, che chiedevano negozi artigiani di prossimità con servizi innovativi come prenotazioni online o consegna a domicilio. O la scelta consapevole di vivere in uno smart district, come il nuovo quartiere Uptown vicino all’ex area di Expo a Milano, con il car sharing di comunità, il teleriscaldamento e servizi in condivisione nel senso più tecnologico del termine (dalla portineria di zona ai coworking), illustrati dalla district manager Valeria Lorenzelli).

Tra le nuove pratiche smart cittadine c’è anche la mobilità elettrica. Con le auto elettriche che, spiega Edoardo Torinese di Hyundai hanno tenuto bene dopo il lockdown anche grazie al decreto innovazione che prevede, tra le altre cose, l’installazione di una colonnina di ricarica ogni mille abitanti. Colonnine che Be Charge sta portando in tutta Italia (ce ne sono in programma 33mila per lo stivale, di cui 330 a Milano). “Nel nostro paese sono le città a guidare il cambiamento dell’auto elettrica, ha spiegato l’ad Paolo Martini, “perché rispetto al Nord Europa da noi è molto più difficile installare le colonnine nei box privati o nei condomini, dove vive il 60 per cento della popolazione”.

Il Covid-19 ha provocato una crisi senza precedenti e un cambiamento repentino, che potrebbe però dimostrarsi un’occasione per reagire in modo da rompere schemi e prassi consolidate. “In questi mesi lo spazio pubblico di Milano ha conosciuto più cambiamenti, dalle nuove piste ciclabili ai 50mila metri quadri concessi per i dehors dei locali, che negli ultimi dieci anni”, fa notare Pierfrancesco Maran, l’assessore a urbanistica, verde e agricoltura del comune di Milano. Sempre più si pensa al benessere legato ai luoghi, spiega Elena Biason dello Studio Mario Cucinella: non solo concentrandosi sui singoli edifici (con interventi per la decarbonizzazione o per limitare l’impatto climatico, per esempio), ma sforzandosi di immaginare una rete di quartiere. Spazi, magari vuoti, che circondano i palazzi e che sono quelli in cui si svolgono e si intrecciano gran parte delle nostre vite smart.

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[Fonte Wired.it]