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sabato, Mar 04

Daisy Jones and The Six è come un rock al quale serve più grinta



Da Wired.it :

LACEY TERRELL

Quando ai Dunne Brothers, nel frattempo ribattezzati i Six, viene proposta una collaborazione con Daisy, tra questa e Billy una relazione che oscillerà tra rivalità e attrazione, odio e amore, di nuovo odio e di nuovo amore. Da una sceneggiatura ambiziosa che si avvale di una fonte, il libro di Reid, coinvolgente, scaturisce però una narrazione più superficiale e piatta, meno accattivante, e maliziosa. Eppure bastava poco: cosa c’è di più accattivante e malizioso di un rock band in un’epoca musicale rivoluzionaria, traboccante genio e trasgressione, inventiva e sregolatezza? Al centro, la tormentata relazione di amore/odio tra Daisy Jones (Riley Keogh) Billy Dunne (Sam Claflin). Daisy e Billy avrebbero potuto essere il Jim Morrison e la Janis Joplin di un universo alternativo fittizio e invece sono solo… Daisy e Billy, protagonisti di una love story tormentata che avrebbe potuto essere epica e invece si perde in battibecchi. Brava Riley Keough (nipote di Elvis Presley, è il minimo che il rock le scorra nelle vene) e da un insipido Sam Claflin capellone che per conquistare avrebbe dovuto aprire la bocca solo per cantare.



[Fonte Wired.it]