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Dalla Cop30 può nascere la vera alternativa all’economia della deforestazione

by | Nov 7, 2025 | Tecnologia


Con l’inizio della Cop30 in Brasile, l’attenzione si volge ancora una volta alle foreste – non solo come serbatoi di carbonio, ma come sistemi viventi essenziali per la salute del pianeta e per uno sviluppo sostenibile. Fermare la deforestazione non è più sufficiente: serve un nuovo paradigma globale per una gestione più sostenibile delle foreste, dell’agricoltura e dell’uso del suolo. Il Tropical Forests Forever Facility (Tfff) potrebbe aprire una nuova fase per la green economy, collegando la protezione delle foreste a ritorni economici concreti attraverso i carbon market e gli investimenti sostenibili, ma senza volontà politica, rischia di diventare un’altra promessa vuota.

Mentre i leader mondiali si riuniscono in Brasile per la Cop30, il futuro delle foreste – e dei meccanismi finanziari per proteggerle – torna al centro del dibattito. Il Tropical Forests Forever Facility mira a canalizzare risorse nella protezione delle foreste, generando al contempo ritorni economici tramite i carbon market e gli investimenti sostenibili. Tuttavia, questa promessa potrà diventare realtà solo se le nazioni passeranno dalle dichiarazioni all’azione concreta.

Oltre la deforestazione: aumentare la resilienza delle foreste

I precedenti tentativi di creare fondi globali per la protezione delle foreste si sono concentrati soprattutto sul fermare la deforestazione, che oggi rappresenta già oltre il 10% delle emissioni globali. Questa volta il dibattito dovrebbe spostarsi verso il miglioramento della salute e della resilienza delle foreste – affinché continuino a fornire servizi ecosistemici vitali come la tutela della biodiversità, la fertilità del suolo e la regolazione delle risorse idriche.

Dobbiamo conservare l’integrità delle foreste – migliorando la biodiversità, la fertilità del suolo e la salute degli ecosistemi. Foreste sane non solo immagazzinano più carbonio, ma sostengono anche la vita e il benessere degli esseri viventi.

La scienza come fondamento della fiducia

In questo contesto, la misurazione accurata dell’assorbimento di carbonio da parte delle foreste resta una sfida cruciale – e una potenziale fonte di greenwashing, se non affrontata con rigore. La scienza gioca un ruolo fondamentale nel garantire la credibilità. Servono metodi accurati e trasparenti per misurare l’assorbimento di carbonio, e il Cmcc, ad esempio, è tra i leader in questo campo. Il programma del Cmcc sull’integrazione del ciclo planetario biogeochimico e industriale del carbonio sviluppa sistemi avanzati di modellazione e osservazione – combinando dati satellitari, intelligenza artificiale e misurazioni sul campo – per quantificare quanto carbonio venga effettivamente assorbito dalle foreste. Spesso diamo per scontato che le foreste – e più in generale la biosfera terrestre – agiscono come serbatoi di carbonio. Ed è vero: oggi sappiamo che circa il 30% delle emissioni globali viene riassorbito dalla vegetazione – un servizio silenzioso ed essenziale fornito da foreste, praterie ed ecosistemi di tutto il mondo. Ma questo numero non è fisso. Se gestiamo male questi sistemi, potrebbe scendere al 10%; se invece agiamo con intelligenza, attraverso riforestazione e buona gestione, potrebbe salire al 40 o addirittura al 50%. Ecco perché un continuo monitoraggio è cruciale: il nostro futuro dipende da quanto bene sapremo comprendere e prenderci cura di questa nostra alleata – la biosfera terrestre – che ci sostiene, ma non incondizionatamente.

Tecnologia per affrontare le incertezze del cambiamento

Le variazioni climatiche, le politiche globali e gli eventi estremi come i grandi incendi rendono imprevedibile la capacità delle foreste di assorbire carbonio. Gli strumenti digitali emergenti sono la chiave per comprendere e gestire questa incertezza. Siamo nell’era dell’osservazione digitale e della modellizzazione predittiva, queste innovazioni possono dare ai governi la fiducia necessaria per basare le politiche su dati reali e verificabili. Tecnologie come l’osservazione terrestre ad alta risoluzione e il machine learning stanno trasformando il modo in cui scienziati e decisori politici monitorano i flussi di carbonio e progettano strategie climatiche.

Ripensare l’agricoltura: la causa nascosta della deforestazione

Alla base della deforestazione tropicale si trova spesso un modello agricolo insostenibile che degrada rapidamente suolo e biodiversità. In molti grandi paesi forestali, la deforestazione è strettamente legata a pratiche agricole non sostenibili. Troppo spesso le foreste vengono abbattute per produrre rapidamente su suoli poveri, con conseguente degrado, inquinamento e perdita di biodiversità. Nel giro di pochi anni, quei terreni diventano improduttivi.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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