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martedì, Giu 25

Dati, quanto valgono per i social network? Obbligatorio dichiararlo per legge


Negli Stati Uniti è stata presentata una legge per consentire agli utenti dei social media di conoscere l’effettivo valore dei dati personali in mano ai giganti del web.

Sen. Mark Warren, Virginia (foto: Zach Gibson/Bloomberg via Getty Images)

Negli Stati Uniti è stata presentata una proposta di legge che costringerebbe i giganti della tecnologia, quali Google, Amazon e Facebook, a informare gli utenti sul valore dei loro dati personali. L’obiettivo è far luce su un aspetto nascosto dell’economia tecnologica: l’effettivo valore dei dati personali degli utenti.

Dallo scandalo di Cambridge Analytica, l’utente medio ha scoperto che i dati personali hanno un immenso valore per i giganti di internet. Facebook è stato al centro di numerosi scandali che ruotavano attorno allo sfruttamento dei dati degli utenti come moneta di scambio con altre aziende del settore.

La legge che prende il nome di Designing Accounting Safeguards to Help Broaden Oversight And Regulations on Data (Dashboard), è stata presentata dal senatore democratico della Virginia, Mark Warner, e dal senatore repubblicano del Missouri, Josh Hawley. La legge obbligherebbe i servizi che contano oltre 100 milioni di utenti attivi mensilmente a rivelare quali dati vengono raccolti e come vengono utilizzati.

Inoltre dovranno fornire una valutazione, periodicamente aggiornata, del valore di tali dati e un rapporto annuale nel quale sia riportato la somma totale del valore delle informazioni che vengono utilizzate da terze parti.

Infine gli operatori sarebbero tenuti a consentire agli utenti di eliminare tutti i singoli dati raccolti.

“Per anni, le società di social media hanno detto ai consumatori che i loro prodotti sono gratuiti per l’utente”, ha detto Warner in una dichiarazione. “Ma non è vero”, ha aggiunto: “Stai pagando con i tuoi dati invece del tuo portafoglio. La mancanza totale di trasparenza e divulgazione in questo mercato ha reso impossibile agli utenti di sapere a cosa stanno rinunciando, con chi altri i dati vengono condivisi o quanto valgono per la piattaforma”.

La nostra proposta di legge bipartisan consentirà ai consumatori di comprendere il vero valore dei dati che forniscono alle piattaforme, il che incoraggerà la concorrenza e consentirà alle autorità di vigilanza antitrust di identificare pratiche potenzialmente anticoncorrenziali”, ha concluso Warren.

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