Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per prolungare l’entrata in vigore dei dazi sulla Cina per altri 90 giorni. La notizia è stata annunciata dal Presidente degli Stati Uniti con un post su Truth social in cui ha spiegato, inoltre, che tutti gli altri elementi dell’accordo rimarranno invariati. Anche Pechino ha comunicato la sospensione dei propri dazi, ma la tregua rinnovata dovrebbe concludersi il 9 novembre.
L’ultima proroga della tregua consentirà di guadagnare tempo per nuovi colloqui e nuove trattative. Le relazioni economiche tra le due potenze avevano toccato il punto di massima tensione ad aprile, quando Trump ha annunciato un’ampia serie di dazi su beni provenienti da diversi Paesi, con la Cina tra i principali bersagli. Pechino ha reagito con contromisure equivalenti, dando vita a un’escalation che ha minacciato di paralizzare il commercio.
All’inizio dell’anno, Washington aveva minacciato di colpire i beni cinesi con dazi fino al 145%, mentre Pechino aveva risposto imponendo tariffe del 125% sulle importazioni dagli Stati Uniti. Dopo un intenso round di trattative commerciali svoltosi a Ginevra lo scorso maggio, entrambe le parti hanno concordato una riduzione delle tariffe. Cina e Stati Uniti avevano raggiunto un’intesa che riduceva le tariffe doganali americane dal 145% al 10% per tre mesi; anche Pechino aveva ridotto le tariffe verso gli Stati Uniti dal 125% al 10%. Stando a informazioni vicini alle trattative, ci sono ottime possibilità che si raggiunga un accordo entro la nuova scadenza, ma restano ancora in piedi divergenze rilevanti che riguardano questioni come l’export tecnologico.
Una notizia che arriva a poche ore dall’accordo tra Nvidia e AMD con l’amministrazione Trump, in cui le due aziende tecnologiche avrebbero accettato di versare al governo statunitense il 15% dei ricavi derivanti dalle vendite di chip in Cina. In cambio, l’amministrazione Trump ha concesso le licenze di esportazione per il mercato cinese.