Deezer lancia il primo sistema di etichettatura AI per lo streaming musicale
Deezer è diventata la prima piattaforma di streaming musicale a introdurre un sistema di etichettatura per i brani creati interamente con l’intelligenza artificiale (AI). L’obiettivo è quello di prevenire la diffusione degli ascolti pilotati, che generano entrate fraudolente.
Una ricerca condotta dall’azienda ha rivelato che dietro le opere artificiali ci sono spesso truffatori che utilizzano programmi software automatizzati, i bot, per ascoltare le tracce a ripetizione e aumentare il traffico, con lo scopo di incassare il pagamento dei diritti. Per questo, le canzoni etichettate come frutto delle IA non parteciperanno ai programmi di ricompensa sulle riproduzioni.
I dati sulla diffusione della musica generata dall’IA
Secondo una nota di Deezer, il 18% di tutti i nuovi brani caricati giornalmente sul servizio è generato dall’IA, il che corrisponde a circa 20.000 tracce al giorno. Grazie a un sistema di rilevamento interno, Deezer può identificare queste canzoni con una precisione del 95%, analizzando marcatori audio specifici.
Pur non rimuovendo i contenuti, la compagnia ha deciso di escluderli dal calcolo delle royalty per proteggere i guadagni degli artisti umani e garantire che i ricavi non vengano diluiti da produzioni automatizzate.
La tecnologia di rilevamento IA di Deezer
A dicembre del 2024, Deezer ha depositato due brevetti per la sua tecnologia di rilevamento IA, focalizzata su diversi metodi di rilevamento di firme univoche, utilizzati per distinguere i contenuti sintetici da quelli autentici.
L’impatto economico della musica generata dall’IA
Stando ad uno studio condotto dalla Confederazione internazionale delle società di autori e compositori e gli analisti francesi di Pmp Strategy, entro il 2028 quasi il 25% dei ricavi dei creatori musicali sarà a rischio per l’impatto degli strumenti di IA, con un valore che potrebbe raggiungere i 4 miliardi di euro.
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