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mercoledì, Mar 15

Dell Technologies pressa i fornitori: PC senza componenti prodotti in Cina in futuro

da Hardware Upgrade :

Dell Technologies vorrebbe commercializzare PC senza chip prodotti in Cina entro il 2027. Stando a quanto riportato da Nikkei Asia, la società statunitense ha informato i fornitori che intende ridurre sensibilmente la quantità di componenti “made in China” al fine di diversificare la propria filiera a fronte delle crescenti tensioni tra Washington e Pechino.

Il terzo produttore di computer al mondo ha informato i fornitori alla fine dell’anno scorso, spiegando loro che mira a “ridurre significativamente” la quantità di chip fabbricati in Cina che usa nei propri sistemi, compresi quelli prodotti in strutture di proprietà di produttori di chip non cinesi. L’obiettivo è realizzare sistemi con tutti i componenti prodotti fuori dalla Cina entro il 2024 secondo il Nikkei Asia, mentre il Commercial Times indica un più credibile 2027.

L’obiettivo è piuttosto aggressivo. Il cambiamento coinvolge non solo quei chip che sono attualmente prodotti da produttori di chip cinesi, ma anche le strutture in Cina di fornitori non cinesi”, ha detto una persona con conoscenza dei fatti. “Se i fornitori non disporranno misure per rispondere alle richieste, potrebbero perdere gli ordini di Dell“.

Anche HP avrebbe sondato i fornitori sulla fattibilità di spostare produzione e assemblaggio fuori dalla Cina. Non solo chip, Dell avrebbe chiesto ai fornitori di altri componenti come circuiti stampanti e assemblatori di spostarsi fuori dalla Cina, ad esempio in Vietnam.

Sapevamo che Dell aveva in programma di diversificare rispetto alla Cina, ma stavolta è un po’ radicale. Non vogliono nemmeno che i loro chip siano fabbricati in Cina, citando preoccupazioni per la politica del governo degli Stati Uniti… Non è solo una valutazione, non è un grido ‘al lupo’. È un piano reale e in corso, e questa tendenza sembra irreversibile“, ha dichiarato a Nikkei Asia un dirigente di un fornitore di chip per Dell e HP. 

Interpellata in merito, Dell ha dichiarato: “Esploriamo continuamente una diversificazione della catena di fornitura in tutto il mondo che abbia senso per i nostri clienti e la nostra attività”. La società, inoltre, ha sottolineato che “la Cina è un mercato importante in cui abbiamo team e clienti da servire“.

Washington ha intensificato ulteriormente le misure contro il settore cinese dei chip, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale: SMIC, Inspur e Loongson sono tra le ultime realtà colpite che operano nel settore hi-tech e in quello dei semiconduttori.

Secondo Ivan Lam, analista di Counterpoint, nei prossimi 5-10 anni vedremo emergere hub produttivi alternativi alla Cina. “Hub di produzione regionali sorgeranno in India, nel sud-est asiatico e anche in America Latina, e il tutto partirà dal solo assemblaggio dei prodotti per coinvolgere più componenti”, ha affermato Lam. “Riteniamo che ci vorrà ancora molto tempo, ma stavolta la tendenza sta emergendo e quello sarà il futuro della supply chain tecnologica”.

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