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giovedì, Feb 09

DETERMINISTIC6G, il consorzio di Ericsson e KTH per la ricerca sulle reti mobile di nuova generazione

da Hardware Upgrade :

Ericsson, insieme al KTH Royal Institute of Technology svedese e altri 8 partner (Orange, IUVO, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, B&R, Silicon Austria Labs Cumucore e Montimage) ha dato il via a DETERMINISTIC6G, un consorzio di ricerca che si concentrerà sullo sviluppo delle nuove reti 6G. Al momento, il consorzio può contare su 5,7 milioni di euro di fondi. 

6G e comunicazione deterministica

L’idea alla base del consorzio è quella di lavorare sul concetto di comunicazione deterministica, che al contrario delle reti attuali sono in grado garantire latenze minime così da non introdurre ritardi nelle comunicazioni. Si tratta di un dettaglio fondamentale in scenari come l’automazione industriale, i trasporti e anche nell’intrattenimento.

Per comprendere meglio il concetto, pensiamo alle attuali reti ethernet, che passano tramite router e switch. Queste sono considerate “non determinische”, in quanto quanto i pacchetti vengono ricevuti e ritrasmessi da un dispositivo dell’infrastruttura vengono introdotti dei ritardi di alcuni millisecondi. Per questo motivo in alcuni ambienti, in particolare quelli industriali, si utilizzano a protocolli come Profinet IRT, che temporizzano i vari dispositivi garantendo latenze certe e assenza di ritardi. 

Nutro grandi aspettative nel progetto DETERMINISTIC6G, abilitatore della tecnologia 6G e incentrato sulla comunicazione deterministica. Con un consorzio unico nel suo genere, che combina competenze provenienti sia dal settore wired che wireless, DETERMINISTIC6G ha il potenziale per plasmare le fondamenta dei sistemi 6G per quanto riguarda le applicazioni time-critical“, ha commentato Magnus Frodigh, Vicepresidente e Responsabile della ricerca di Ericsson Research.

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DETERMINISTIC6G farà leva su nuovi protocolli di trasmissione wireless e su algoritmi di apprendimento automatico che consentiranno alle nuove reti 6G un comportamento di latenza deterministico. Il progetto inoltre prenderà in considerazione anche le conseguenze e i nuovi approcci per la sincronizzazione temporale, la sicurezza della rete e l’integrazione dei nodi computazionali nei sistemi 6G. 

Fra i partner del progetto la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che, insieme al Wearable Robotic Lab dell’Istituto di BioRobotica, sta lavorando a un caso d’uso che prevede l‘utilizzo delle reti 6G in scenari di robotica industriale. L’obiettivo è quello di definire i requisiti funzionali e tecnici di questo tipo di applicazioni, e individuare gli indicatori di performance per valutare l’impatto sociale, economico e ambientale di questa tecnologia. 

IULVO, spin-off  dell’Istituto di BioRobotica, è invece al lavoro su una soluzione 6G in grado di abilitare nuove funzioni nella robotica esoscheletrica motorizzata

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