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venerdì, Mar 24

Deutsche Bank, cosa sta succedendo



Da Wired.it :

La spada di Damocle della crisi del sistema bancario continua a pendere anche in Europa. Il 24 marzo è stata una giornata difficile in particolare per Deutsche Bank: come riporta l’agenzia Ansa, nel corso della mattinata il valore delle azioni dell’istituto tedesco era infatti arrivato a perdere il 15%. Nelle ore successive, tale perdita si era poi ridimensionata, scendendo sotto il 7%.

A incidere negativamente sulle prestazioni del titolo di Deutsche Bank è stato soprattutto l’aumento del costo dell’assicurazione del debito contro il default, conseguenza diretta delle ultime settimane turbolente per il settore bancario. I credit default swap quinquennali sono infatti saliti nella mattinata del 24 marzo di 24 punti, a quota 193.

Questa impennata ha costretto l’istituto tedesco a correre ai ripari, iniziando a rimborsare in anticipo i bond di secondo livello (Tier 2), ovvero la somma degli elementi patrimoniali di qualità secondaria di una banca. Secondo i dati riportati da Bloomberg, le obbligazioni, in scadenza nel 2028, erano scese dal valore di 98 centesimi di dollaro che avevano prima del crollo della Silicon Valley Bank ai 90 centesimi del giorno successivo alla crisi di Credit Suisse.

Un apporto importante al titolo di Deutsche Bank è arrivato dalle istituzioni tedesche ed europee. A gettare acqua sul fuoco è stato innanzitutto il cancelliere Olaf Scholz, affermando che “Deutsche Bank è una banca molto redditizia, non c’è motivo di preoccuparsi”, anche perché l’istituto “ha modernizzato e riorganizzato il modo in cui lavora”.

La presidente della banca centrale europea Christine Lagarde ha sottolineato che la Bce stessa “ha gli strumenti necessari per fornire liquidità al sistema finanziario nella zona euro, se necessario”. Lagarde ha poi sottolineato che proprio la zona euro “dopo la crisi finanziaria globale ha applicato le riforme normative concordate a livello internazionale. Gli eventi recenti ci ricordano quanto sia stato importante migliorare continuamente questi standard normativi. Ora dobbiamo progredire nel completamento dell’Unione bancaria”.



[Fonte Wired.it]