Il presidente del Botswana Mokgweetsi Masisi analizza il diamanteMONIRUL BHUIYAN/AFP via Getty Images
La tecnologia a raggi X
Questo ritrovamento si inserisce in una serie di successi per la miniera di Karowe, in cui negli ultimi anni sono state rietrovate pietre di dimensioni sempre maggiori. Nel 2019, la stessa miniera aveva estratto il diamante Sewelo da 1.758 carati, così come anche il famoso Lesedi La Rona da 1.111 carati. La compagnia canadese Lucara ha fatto sapere che la scoperta è avvenuta anche grazie ad un innovativo metodo estrattivo. Attiva nella miniera dal 2012, l’azienda canadese ha iniziato a utilizzare la tecnologia a raggi x chiamata Mega diamond recovery (Mdr) Xrt, riservata proprio a individuare pietre preziose di grandi dimensioni.
Botswana il futuro centro dei diamanti
La Russia detiene attualmente il primato come maggior produttore di diamanti al mondo in termini di volume. Tuttavia, negli ultimi anni, il Botswana si è distinto per la scoperta di diamanti di dimensioni eccezionali e di altissima qualità, come quello recentemente annunciato da Lucara Diamond Corp. Il Botswana, situato nell’Africa meridionale, ha una lunga storia di produzione diamantifera che risale agli anni Sessanta. Negli ultimi decenni, il paese ha lavorato strategicamente per massimizzare i benefici derivanti da questa risorsa naturale, non solo in termini di volume di produzione, ma anche di valore aggiunto e controllo sulla filiera.
Un passo decisivo in questa direzione è stato il recente accordo decennale siglato con De Beers, una delle maggiori e più antiche compagnie diamantifere al mondo, controllata dal gruppo minerario Anglo American. In base ai termini dell’accordo, il Botswana ha ottenuto una quota di profitti progressivamente maggiore dei diamanti estratti nel proprio territorio. Ciò implica che una parte più consistente delle pietre grezze rimarrà nel paese per essere lavorata, tagliata e lucidata localmente, piuttosto che essere esportata subito. Con questa strategia, il presidente del Botswana, Mokgweetsi Masisi, punta a trasformare il paese da semplice esportatore di materie prime a protagonista più influente nell’industria globale dei diamanti. L’obiettivo è quello di far diventare il Botswana un centro d’eccellenza non solo per l’estrazione, ma anche per la lavorazione, il commercio e il marketing dei diamanti.