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mercoledì, Apr 22

Didattica a distanza, ecco come è andata a Milano



Da Wired.it :

I risultati di un questionario voluto dal comune per valutare la didattica a distanza nelle scuole. Che chiedono aiuto per recuperare pc e tablet per gli studenti

(foto di Steve Riot da Pixabay)

La scuola è uno dei settori più colpiti dalla Covid-19, nel senso che da un giorno all’altro è stata costretta ad accelerare il percorso della digitalizzazione. Uno sforzo cruciale, quello legato alla didattica a distanza, visto che coinvolge i bambini e i ragazzi di tutta Italia. Il comune di Milano, capoluogo della regione messa più a dura prova dalla pandemia, ha coinvolto i 75 istituti comprensivi del territorio in un questionario per capire come si stiano muovendo le scuole e quali difficoltà stiano incontrando.

Al questionario ha risposto il 96% degli istituti comprensivi. Si tratta, in particolare, di scuole primarie e secondarie di primo grado. Partendo dalle difficoltà, ecco le problematiche riscontrate dalle scuole:

Come si può notare, non c’è un elemento che emerga rispetto agli altri. Il tema più diffuso riguarda la collaborazione con le famiglie, con quei genitori che si stanno trasformando in insegnanti per aiutare i propri figli a seguire le lezioni. Significativa anche la quota di istituti che ha segnalato problemi nel riuscire a coinvolgere gli studenti.

Questo grafico mostra invece le piattaforme utilizzate dalle scuole per gestire la didattica a distanza. Da segnalare che tanto il registro elettronico quanto l’email cui allegare materiale didattico sono state utilizzate anche in presenza di altri software.

Al di là della piattaforma scelta e di una buona connessione, il problema più grave rimane quello dei dispositivi. Più di 2.600 gli studenti, su un totale di 77mila, che hanno chiesto un tablet o un pc per poter continuare a studiare da casa. Questa mappa mostra la distribuzione a livello territoriale.

Grazie ai fondi ministeriali ne sono già stati acquistati 110, distribuiti da Polizia locale e Protezione civile. Altri 365 device, dei quali 150 donati da Lenovo, sono già stati distribuiti. Il comune rinnova però l’appello a chiunque possa donare tablet o pc per garantire l’accesso alla didattica a distanza a tutti gli studenti.

“Questa didattica a distanza rischia di non essere per tutti, come invece deve essere la scuola”, sottolinea l’assessora all’Educazione e Istruzione Laura Galimberti. Per questo dal comune c’è “una particolare attenzione ai ragazzi più in difficoltà e alla loro possibilità di continuare a imparare anche con le scuole chiuse. Per questo vogliamo ringraziare i donatori che hanno permesso a centinaia di bambini di proseguire nel loro percorso didattico regalando loro un dispositivo adatto”. Come detto, però, servono altri device. E Palazzo Marino è in cerca di benefattori.

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[Fonte Wired.it]