Seleziona una pagina
sabato, Dic 09

Dinosauri, cosa ci racconta l’analisi dell’ultimo pasto di un piccolo tirannosauro



Da Wired.it :

I dinosauri carnivori assecondavano la propria natura di predatori sì, ma ogni cosa a suo tempo, con piccole prede da piccoli e poi via via alzando il tiro. Così pare avvenisse per Gorgosaurus libratus, un tirannosauride parente del più famoso T.rex, come mostrato oggi d un team di ricercatori sulle pagine di Science Advances, analizzando i resti dell’ultimo pasto del dinosauro. L’occasione, spiegano, per far luce sul comportamento di questa specie durante la crescita.

Tutto quello che sappiamo sui dinosauri lo deduciamo dai resti rinvenuti che, anche grazie alle tecnologie e allo analogie con rettili moderni, ci permettono di avere un’idea di come apparissero e su come si comportassero. Non sono ritratti statici, abbiamo imparato, ma soggetti a rivalutazioni, man mano che si accumulano nuovi reperti, nuove evidenze e tecnologie per studiarli. Il caso di oggi non fa eccezione: le deduzioni sulle abitudini dei giovani G.libratus arrivano dalle analisi condotte sui resti di un giovane esemplare rinvenuto presso la Dinosaur Park Formation, contenente all’interno del suo stomaco altri due piccoli dinosauri, e risalente a circa 75 milioni di anni fa. Un pasto che ci aiuta a delineare – per ora – su quelle che potevano essere le abitudini alimentari lungo il corso della vita di questi tirannosauridi secondo le ricostruzioni degli autori.

Il primo risultato che scopriamo, leggendo il paper, è che si tratta di un ritrovamento eccezionale: il primo pasto rinvenuto ancora nello stomaco per un tirannosauro, ci dice il team di François Therrien del Royal Tyrrell Museum. Un pasto formato da due piccoli dinosauri a sua volta (due Citipes elegans nel dettaglio). Tutti, prede e predatori, erano piccoli, per età e per stazza: dai 5 ai 7 anni per il G.libratus per circa 335 kg di peso, circa un anno per i due C.elegans, intorno alla decina di kg come peso.

Predatore e preda (Foto: Julius Csotonyi Copyrights Royal Tyrrell Museum of Palaeontology)



[Fonte Wired.it]