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Diritto alla casa, la proposta di legge di iniziativa popolare che vorrebbe inserirlo nella Costituzione

da | Giu 13, 2025 | Tecnologia


In Italia, il tema del diritto alla casa è diventato sempre più urgente a causa del crescente disagio abitativo. L’aumento dei prezzi delle abitazioni, la diffusione incontrollata degli affitti brevi in alcuni quartieri, la precarietà lavorativa, l’assenza di un salario minimo legale e l’espansione della povertà assoluta e relativa – che riguarda quasi 14 milioni di persone – hanno aggravato una situazione già critica.

Milioni di persone, tra cui giovani, studenti, anziani soli, famiglie a basso reddito, migranti, lavoratori precari e coppie giovani, faticano ad accedere a un’abitazione dignitosa. L’alto numero di sfratti, – secondo i dati Istat quasi 50.000 persone sono senza dimora – la difficoltà a trovare case in affitto e la scarsità di alloggi pubblici sono tra i segnali più evidenti di una vera e propria emergenza abitativa.

Eppure, il diritto alla casa non è ancora esplicitamente previsto dalla Costituzione italiana.

La proposta di legge costituzionale

Per far fronte all’emergenza il comitato apartitico Ma quale casa? sta portando avanti una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre il riconoscimento del diritto all’abitazione in Costituzione e attuare delle politiche pubbliche necessarie a tutelarlo. Il comitato, composto prevalentemente da giovani under 30 provenienti da diverse regioni italiane, sotto la guida del professor Angelo Schillaci, associato di diritto pubblico comparato all’Università Sapienza di Roma, punta a modificare gli articoli 44, 47 e 117 della Costituzione per riconoscere esplicitamente il diritto all’abitazione come diritto fondamentale. L’obiettivo è garantire a ogni persona una casa sicura, dignitosa e accessibile, condizione essenziale per vivere in modo libero e per esercitare pienamente tutti gli altri diritti fondamentali.

Ad oggi, la crisi abitativa viene perlopiù affrontata dagli enti locali, fino ad arrivare al livello regionale – spiega a Wired Ludovico De Santis, membro del comitato Ma quale casa? e tra i depositari della proposta di legge – ma non c’è mai un approccio uniforme e sistemico su tutto il territorio. Questo comporta enormi problemi. L’obiettivo che vorremmo raggiungere, essendo la nostra un’iniziativa di legge popolare, non è quello di raccogliere le firme per modificare direttamente la Costituzione, ma di chiedere l’esame della nostra proposta al Parlamento”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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