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lunedì, Ott 16

Discutibili incentivi auto in Veneto: i contributi rischiano di andare tutti a benzina e diesel

da Hardware Upgrade :

La regione Veneto ha aperto un bando per nuovi incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni, con la possibilità di sommare l’agevolazione con il contributo statale.

La delibera n.1189 del 5 ottobre stabilisce che per questi incentivi vi siano a disposizione 7 milioni di euro, ripartiti tra i cittadini aventi diritto in base alle categorie di veicoli, con un eventuale plus dovuto al basso reddito ISEE.

La giunta ha però deciso di incentivare, con somme anche discrete, praticamente tutti i tipi di automobili, anche quelle endotermiche ibride, benzina o diesel che, come ovvio, sono quasi sempre la maggior parte del venduto in termini percentuali. I fondi così rischiano di esaurirsi in tempo record, oltre al fatto che verrebbero assegnati per una quota importante alle auto termiche e non a quelle a zero emissioni.

Secondo il bando, le auto a zero emissioni locali (quindi elettriche e a idrogeno) possono ottenere un incentivo di 7.000 euro, cifra che sale per ISEE basso. Per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro la cifra si moltiplica per un coefficiente di 1,2 raggiungendo quindi 8.400 euro. Se l’ISEE è compreso tra 25.001 e 40.000 euro il coefficiente è 1,1 cioè 7.700 euro. C’è anche un tetto massimo all’ISEE di 50.000 euro.

Con lo stesso meccanismo sono incentivate le auto con emissioni inferiori a 60 g/km du CO2, con un minimo di 6.000 euro, eventualmente moltiplicati, per raggiungere le cifre di 7.200 euro o 6.600 euro. Se l’auto nuova ha emissioni comprese tra 61 e 100 g/km ci sono 5.000 euro per le ibride, 4.000 euro per le bi-fuel benzina/metano e benzina/GPL, e 3.000 euro per le semplici benzina e diesel.

Infine, e forse questa è la parte più errata del provvedimento, vengono incentivate anche le auto con emissioni tra 101 e 135 g/km, con 4.000 euro per le ibride, 3.000 euro per bi-fuel, e 2.000 euro per benzina o diesel. In particolare quest’ultima cifra può sembrare bassa, ma considerando il volume venduto di queste auto, il rischio è che gran parte dei 7 milioni vadano consumati per auto termiche nemmeno ibride, e con il più alto tasso di emissioni climalteranti.

In tutti i casi è comunque richiesta una rottamazione contestuale, fino a Euro 4 per veicoli alimentati a benzina o bi-fuel, e fino a Euro 5 se alimentati a gasolio. È fissato anche un costo massimo della nuova auto, che non deve superare i 40.000 euro più IVA.

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