Il Pentagono riprenderà i test sulle armi nucleari su ordine del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La decisione è stata presa durante il suo viaggio diplomatico in Asia, dove ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping con cui ha raggiunto un’importante intesa sulla riduzione dei dazi.
Trump ha giustificato la sua decisione facendo riferimento a presunti test nucleari condotti recentemente da altri paesi, un riferimento diretto alla Cina e alla Russia. Esercitazioni che, in realtà, sono state condotte per testare missili balistici, come il Burevestnik russo a propulsione nucleare, ma mai direttamente su armi nucleari. L’ultima volta che gli Stati Uniti hanno condotto un test nucleare è stato nel lontano 1992.
Cosa ha detto esattamente Trump
Donald Trump si trova in missione diplomatica in Asia e nelle scorse ore in Corea del Sud ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. Non succedeva dal 2019 e il meeting sembra aver portato i suoi frutti: dopo circa 90 minuti di incontro, ha annunciato di aver trovato un accordo per ridurre i dazi commerciali e che presto verrà firmato un accordo formale.
Doveva essere questa la notizia del giorno, ma il presidente statunitense l’ha oscurata facendo un annuncio, proprio mentre si trovava sull’elicottero presidenziale che lo stava portando dal suo omologo cinese. “A causa dei programmi di test di altri paesi, ho incaricato il dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su base paritaria. Tale processo inizierà immediatamente”, ha scritto Trump sul suo social network Truth.
Trump non ha fornito ulteriori informazioni al riguardo e non ha spiegato ai giornalisti incontrati in occasione dell’incontro con Xi Jinping da dove sia scaturita la sua decisione di riavviare i test sulle armi nucleari. Il riferimento ad altri paesi riporta però direttamente alla Cina, che da anni sta espandendo il suo arsenale nucleare e ha incrementato i test sui missili, e alla Russia, che proprio nei giorni scorsi ha testato con successo il missile sottomarino a propulsione nucleare Poseidon. Nessuno dei due paesi ha però effettuato esercitazioni dirette sulle armi nucleari, trattandosi piuttosto di consueti test sui vettori, in cui peraltro sono impegnati anche gli Stati Uniti. L’ultimo test sulle armi nucleari della Cina è del 1996, mentre per la Russia bisogna tornare indietro al 1990.
Ecco perché l’annuncio di Trump è apparso molto vago. Il suo riferimento a test su “base paritaria” dovrebbe far pensare a esercitazioni sui vettori di trasporto e non direttamente sulle armi, come stanno facendo gli altri paesi. Ma dal momento che gli Stati Uniti stanno già conducendo questi test, non è escluso che il presidente statunitense si sia immaginato di riprendere la stagione di esercitazioni delle armi nucleari in Nevada e in altre parti del paese, come succedeva parecchio tempo fa.
I test sulle armi nucleari ci riporterebbero in dietro di tre decenni
L’ultima volta che gli Stati Uniti hanno condotto un test su un’arma nucleare era il 1992. L’esperimento avvenne il 23 settembre nel Nevada Test Site, una base nel deserto a nord di Las Vegas, si chiamava Divider ed ebbe una potenza esplosiva di circa 20 chilotoni. Fu l’ultimo di una serie denominata Operation Julin, che riguardava una serie di test nucleari sotterranei statunitensi nel biennio 1991-92, quando si stava uscendo dalla Guerra fredda e dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica e la questione del disarmo nucleare era diventata di attualità. Proprio dopo il test Divider il presidente George H. W. Bush firmò un provvedimento che istituiva una moratoria sui test esplosivi nucleari negli Stati Uniti.


