Seleziona una pagina


Oltre a postare una bandiera capovolta su X, la deputata estremista Marjorie Taylor Greene, una fedelissima di Trump, ha definito il processo una “farsa” orchestrata da “sinistra radicale e agenti del deep state“. “Non c’è niente che temano di più di un’altra presidenza Trump“, ha aggiunto.

Retorica bellica

La reazione delle frange di estrema destra è stata ancora più minacciosa. I canali del gruppo suprematista Proud Boys hanno risposto alla notizia della condanna con una sola parola: “Guerra.

Anche su Patriots.win, il portale che ospita quello che una volta era il subreddit The Donald – uno dei luoghi dove è stata organizzata la rivolta del 6 gennaio 2021 –, non si sono fatti attendere i commenti allarmanti: Ci sono solo due scelte a novembre, Trump o la guerra civile, spero nella prima ma mi preparo alla seconda, ha scritto un utente.

La rabbia è esplosa anche nell’attivissima chat di Telegram dedicata al podcast dell’ex stratega di Trump Steve Bannon (che però non ufficialmente affiliata al programma): “Sono pronto a combattere di nuovo! Questa volta non ci ritireremo fino a quando tutti i globalisti non se ne saranno andati! Non sono mai stato così arrabbiato in vita mia“, ha scritto un utente.

In generale, però, la galassia filo-trumpista sembra concordare sul fatto che il verdetto di colpevolezza aumenta le possibilità di vittoria di Trump a novembre. “Questa finta condanna farà solo salire i numeri di Trump nei sondaggi“, hanno scritto i Proud Boys del New Jersey su Telegram.

Se importi il terzo mondo, diventi il Terzo Mondo. È quello che abbiamo appena visto. Questo non fermerà Trump. Vincerà le elezioni se non verrà ucciso prima – ha scritto l’ex conduttore di Fox News Tucker Carlson su X –. Ma è la fine del sistema giudiziario più equo del mondo. Chiunque difenda questo verdetto è un pericolo per voi e per la vostra famiglia“.

È molto probabile che Trump, che è passato alla storia come il primo ex presidente americano a subire una condanna per un reato, ricorra in appello. La pena sarà stabilita l’11 luglio e può arrivare a un massimo di quattro anni di carcere. Stando a quanto riportato da Axios però il giudice potrebbe optare per la libertà vigilata o gli arresti domiciliari. La Convention nazionale del Partito repubblicano, che certificherà lo status di Donald Trump come candidato presidente del Partito repubblicano, inizierà qualche giorno dopo, il 15 luglio.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



Fonte