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venerdì, Apr 03

Dopo Tiger King, 5 docuserie sui crimini più assurdi



Da Wired.it :

Il genere true crime è gettonatissimo, specie quando racconta storie paradossali ma verissime: dalla ragazza rapita due volte alla caccia virtuale a un torturatore di gattini

La docuserie Tiger King, incentrata sulla folla storia di minacce e tentati omicidi sviluppatasi all’interno della comunità di collezionisti di grandi felini negli Stati Uniti, sta appassionando il pubblico di mezzo mondo. La vicenda di per sé è assurda e surreale, ma si inserisce a maggior ragione in uno dei filoni di maggior successo della serialità degli ultimi anni, soprattutto in streaming: quello del true crime. Storie vere, a volte però talmente originali, bizzarre o straordinarie da sembrare completamente inventate. Oltre Making a Murderer e Wild Wild Country – forse le vette qualitative più recenti –, sono tantissime le variazioni sul tema che vale la pena recuperare.

1. How To Fix a Drug Scandal

Nel 2013 la polizia del Massachussets arresta Sonja Farak, una 35enne impiegata in un laboratorio chimico incaricato di analizzare i campioni di partite di droga confiscate nel territorio; in realtà, da tempo Farak era diventata dipendente dalle stesse sostanze che avrebbe dovuto analizzare e aveva compromesso parecchie prove per coprire la sua situazione, così come un’altra collega, Annie Dookhan, la cui falsificazioni avrebbero invalidato diversi processi ormai dati per conclusi. Alla ricostruzione della vita personale delle due donne, che quindi spiegherebbe la loro inclinazione al crimine nonostante lavorassero in istituzioni che collaboravano con la giustizia, nei quattro episodi c’è anche l’ipotesi che il governo statale avesse cercato di coprire i vari malfunzionamenti del sistema giudiziario in conseguenza alle azioni delle due. Piani privati e pubblici si confondo in una storia che non solo illustra le varie debolezze umane, ma instilla pure diversi dubbi su un sistema, quello giudiziario, fin troppo fallibile.

2. Giù le mani dai gatti

Questo documentario in tre parti, dal titolo originale Don’t F**k With Cats e disponibile su Netflix, ha ottenuto la reazione disturbata di diversi spettatori. Perché davvero disturbante è la storia che viene raccontata. Nel 2010 inizia a circolare sul web un video intitolato 1 Guy 2 Kittens, in cui un ragazzo sconosciuto compie un atto indicibile nei confronti di due gattini. Venuti a conoscenza della clip due comuni cittadini, Deanna Thompson e John Green, fondano un gruppo su Facebook per rintracciare il giovane: inizia una caccia all’uomo virtuale, a partire dall’analisi scrupolosa degli oggetti e delle voci che si possono notare nel video, che si tramuta in una corsa contro il tempo per rintracciare quello che potrebbe diventare con tutta facilità un serial killer. Oltre all’avvincente ricostruzione del caso criminale, questa docuserie mostra anche le dinamiche di aggregazione e di impegno che ha unito sconosciuti da tutte le parti del mondo nell’intento di scovare l’interessato. Perché c’è una regola fondamentale di Internet che viene prima di tutto: mai far casino con i gatti.

3. Lorena

Il 23 giugno 1993 Lorena Bobbitt sale alla ribalta delle cronache di tutto il mondo per aver evirato il marito, John Bobbitt, con un coltello da cucina e averne poi gettato il pene in mezzo a una superstrada mentre si recava al salone di bellezza in cui lavorava. I media internazionali hanno ricamato su questa vicenda storie romanzate di passione, gelosia e anche follia. La docuserie Lorena, disponibile su Amazon Prime Video, riapre invece quel caso mostrandolo da un’altra prospettiva: la moglie gelosa e impulsiva raccontata da giornali e tv era in realtà una donna che subiva da anni le vessazioni e le violenze del marito, il quale sfruttava anche il fatto che Lorena, immigrata negli Stati Uniti, non avesse praticamente una rete sociale a cui appoggiarsi e presso la quale fuggire. Con interviste ai diretti interessati, materiali d’archivio e ricostruzioni, queste quattro puntate riscrivono, anche nel nostro immaginario, uno dei casi di cronaca più eclatanti degli scorsi decenni.

4. Rapita alla luce del sole

È possibile che qualcuno riesca a rapire una ragazzina per ben due volte e praticamente sotto gli occhi dei genitori? Sembrerebbe di no, eppure il documentario Rapita alla luce del sole, su Netflix, dimostra esattamente il contrario. Ricostruisce, infatti, la vicenda della giovane Jan Broberg Felt, sottratta dalla sua casa negli anni ’70 in due diverse occasioni dal vicino Robert Berchtold, il quale in precedenza è riuscito a manipolare pesantemente la famiglia di lei facendosi passare per un amico e trascorrendo sempre più tempo con la giovane. Dopo averla rapita brevemente la prima volta, Berchtold – a distanza di due anni – la porta via una seconda attuando un piano ancora più subdolo e assurdo (c’entrano persino gli alieni). Passa molto tempo prima che Jan possa tornare libera, ma la manipolazione dell’uomo è risultata così profonda che le sue conseguenze perdurano ancora a lungo.

5. Ritratto di un assassino: il killer clown

Da Joker a It, nel nostro immaginario i clown non sono solo divertenti intrattenitori, ma anche figure ambigue e criminali. A volte la finzione supera di gran lunga la realtà: la docuserie in quattro parti Il killer clown, in onda sul canale Crime+Investigation a partire dal 26 aprile, racconta la storia di John Wayne Gacy. Soprannominato, appunto, il killer clown per il suo secondo lavoro come pagliaccio, l’uomo si è guadagnato un posto in cima alla classifica dei peggiori assassini della storia avendo accumulato 33 vittime, tutti giovani ragazzi attirati con l’inganno. Dall’infanzia tormentata al raggiungimento di una posizione rispettabilissima in società, qui viene illustrata soprattutto la sua vita parallela fatta di storie agghiaccianti di violenza, abusi e omicidi, che non gli impedirono di sfuggire alla giustizia fino all’arresto nel 1978.

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[Fonte Wired.it]