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martedì, Gen 05

Dov’è finito Jack Ma? Convocato dalle autorità cinesi, poi il silenzio



Da Wired.it :

Del tycoon non si hanno notizie da due mesi, mentre perde anche lo scettro di “uomo più ricco d’Asia”. E Pechino prende di mira le attività di Ant Group la fintech collegata ad Alibaba, che ha fondato

Il fondatore di Alibaba, Jack Ma (Getty Images)
Il fondatore di Alibaba, Jack Ma (Getty Images)

Dopo essere stato convocato dalle autorità economiche e finanziarie cinesi, lo scorso 2 novembre, non si hanno più notizie pubbliche di Jack Ma. Il fondatore di Alibaba tace su Twitter, l’ultimo messaggio è del 10 ottobre, e ha mancato la partecipazione alla finale del talent show per imprenditori “Africa’s Business Heroes”, che aveva ideato con la fondazione che porta il suo nome (in palio un assegno da 1,5 milioni di dollari). Un’assenza dovuta, secondo un portavoce di Alibaba, per “problemi di agenda” di Jack Ma che resterebbe molto impegnato ma nel frattempo ha perso lo scettro di “uomo più ricco d’Asia”.

Nel giro di due mesi il patrimonio personale dell’ex insegnante di inglese ed ex presidente della holding, avrebbe subito un ammanco di oltre 10 miliardi di dollaricalcola Bloomberg, scendendo da 61,7 miliardi di dollari a 51,2, tanto da scivolare al quinto posto nella classifica dei paperoni asiatici. In vetta ora c’è Zhong Shanshan, imprenditore nel settore dei vaccini e delle acque imbottigliate, con un’ascesa fulminea nel 2020 (stimati 77,8 miliardi di dollari di ricchezza).

Dopo aver raggiunto una valutazione di mercato di 313,7 miliardi di dollari poco prima dello sbarco in borsa a Shanghai e Hong Kong, Ant Group potrebbe scendere anche al di sotto dei 153 miliardi, secondo le stime di Bloomberg, dimezzando il proprio valore e tornando agli stessi livelli di due anni fa. L’Ipo da 35 miliardi di dollari (record assoluto nella storia finanziaria) della fintech posseduta al 33% da Alibaba era prevista il 5 novembre ma venne bloccata appena 48 ore prima dalle stesse autorità cinesi che avevano convocato Jack Ma. Come conseguenza della sospensione, secondo una stima effettuata il giorno dopo, Ant Group avrebbe dovuto rimborsare 167,7 miliardi di dollari agli investitori. Non solo: a fine dicembre l’Antitrust cinese ha avviato un’indagine su Alibaba Group per sospette pratiche monopolistiche, avrebbe obbligato i venditori a offrire i loro prodotti esclusivamente tramite la piattaforma del gruppo.

I rovesci finanziari di Jack Ma sono iniziati a stretto giro dopo alcune dichiarazioni dello stesso tycoon che il 24 ottobre, pochi giorni prima della quotazione, aveva criticato il sistema finanziario cinese, davanti a dirigenti di alto rango, accusando le banche cinesi di operare “con mentalità da banco dei pegni”, quando invece “la buona innovazione non ha paura delle regole, ma di regole antiquate”, ricorda Ansa. Ant Group possiede Alipay, un servizio di pagamenti digitali in app utilizzata da 730 milioni di utenti, che però è progredita fino a diventare una piattaforma per ottenere piccoli prestiti, comprare prodotti assicurativi e di investimento (tramite i brand del gruppo Huabei, Yu’ e Bao, My Bank). L’evoluzione di questo attore sfidante che rischiava di diventare too big to fail ha sollecitato le autorità cinesi a imporre un giro di vite sulla natura ibrida del sistema fintech cinese nel suo complesso. E all’uscita dalla ribalta di Jack Ma.

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[Fonte Wired.it]