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venerdì, Apr 16

Draghi, come funzionano le riaperture dal 26 aprile



Da Wired.it :

Si daranno priorità alle attività all’aperto e alle scuole. Saranno anche concessi gli spostamenti tra regioni gialle e anche tra regioni di altro colore con appositi pass

Il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi (foto: Palazzo Chigi)
Il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi (foto: Palazzo Chigi)

Dopo più di un mese in cui l’Italia è stata solo in zona rossa e arancione, il governo ha finalmente annunciato il ritorno delle zone gialle e quindi delle riaperture, a partire dal prossimo 26 aprile. Infatti, gli ultimi dati riportati dall’Istituto superiore di sanità indicano che 11 regioni hanno già numeri da zona gialla. Le riaperture, ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi, daranno priorità alle attività all’aperto e alle scuole. Le altre attività riprenderanno in maniera graduale nelle prossime settimane.

Riaperture

“Precedenza alle attività e all’aperto e alle scuole, tutte riaprono completamente in presenza nelle zone gialle e arancione. Nelle rosse sarà in parte in presenza e in parte a distanza“, ha detto nell’introduzione della conferenza stampa il presidente Draghi. I provvedimenti presi dal governo riguardano anche la riapertura di bar e ristoranti, di musei e cinema, delle palestre, delle piscine e la ripresa degli spettacoli all’aperto, delle fiere e degli eventi. Inoltre, riprenderanno gli spostamenti tra regioni gialle e anche tra regioni di altro colore, ma con appositi pass.

Def e scostamento di bilancio

Assieme a queste prime misure, Draghi ha approfondito il tema del Documento di economia e finanze (Def) e l’approvazione di uno scostamento di bilancio pari a 40 miliardi, “poco meno del 12%”. “Questa è una scommessa sulla crescita – ha detto il presidente del Consiglio -. Se la crescita sarà quello che ci attendiamo da questi provvedimenti, dal piano di investimenti, dal Pnrr, dalle riforme sopratutto, questa sconfitta la vinciamo senza una manovra correttiva negli anni a venire”. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha poi aggiunto il premier, “è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr”.

Opere pubbliche

Sulle opere pubbliche Draghi ha annunciato di aver nominato, insieme al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini 57 commissari per 57 opere pubbliche che erano già finanziate e aspettavano di essere attuate.

Rispetto al decreto sostegni, Draghi ha affermato che i pagamenti sono stati svolti con rapidità, ma che ancora non sono stati terminati. Sul prossimo decreto per le imprese “il ministero sta pensando di aggiungere, oltre a quello del fatturato, anche un criterio che riguarda l’utile, l’imponibile fiscale, in modo da vedere esattamente i soggetti più colpiti dalla pandemia“.

[Articolo in aggiornamento]

 

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[Fonte Wired.it]