La cosa impressionante è che nonostante sia quasi identico al film animato, questo nuovo Dragon Trainer dura 27 minuti di più. È stata una scelta intenzionale? E dove stanno quei minuti aggiuntivi?
“È per via della questione dell’universo espanso. Ci sono molte piccole aggiunte che allargano il racconto di personaggi che nel precedente erano poco approfonditi. Guarda per esempio Astrid [la protagonista femminile ndr], è un po’ più sviluppata, capiamo meglio chi è e cosa vuole ma anche cosa deve sacrificare nel momento in cui passa dalla parte di Hiccup. E poi l’azione è allargata per renderla più coinvolgente. Pensa che c’erano molte più scene aggiunte e diverse sono state eliminate: cioè i 27 minuti in più sono solo una parte di quasi un’ora di materiale nuovo che avevamo immaginato”.
Tutti i registi raccontano che se a un certo punto non gli levassero il film per mandarlo in sala, loro continuerebbero a correggere cose e aggiustarlo. Tu hai avuto effettivamente la possibilità di farlo, anche se quindi anni dopo, c’è qualcosa che avevi sempre voluto aggiustare del Dragon Trainer del 2010?
“Si i personaggi secondari. Avevo sempre voluto approfondirli di più. Per tornare su Astrid avevo sempre voluto spiegare come mai ha quell’acrimonia contro Hiccup e da dove viene il contrasto tra i loro caratteri. Quella era la prima correzione della mia lista”.
La seconda?
“Spiegare meglio le relazioni padre/figlio, e renderle un pochino più adulte e complesse”.
Universal
Sono pure passati quindici anni, immagino che molto di quello che pensi su questi temi sia cambiato, no?
“Esatto. Per esempio in questi anni ho realizzato che nella trama di Dragon Trainer ciò in cui il pubblico si rivede è la dinamica di un outsider che cerca di trovare il suo posto nel mondo con un genitore che ha delle aspettative completamente diverse per lui. Molte persone di tante culture diverse di tutto il mondo hanno sentito un’affinità con quella situazione e quel problema”.
Questo film potrebbe avere dei sequel, come del resto il primo Dragon Trainer ebbe, in quel caso continueresti a ripercorrere la storia come hai rifatto con il primo film o vorresti andare in un’altra direzione?
“Al momento se dovessi fare Dragon Trainer 2 lo farei come ho fatto questo: raccontando al meglio la storia del film originale ma anche correggendola un po’ con quello che ho capito e imparato in questi anni. E sicuramente espandendo tutti gli aspetti che non avevamo il tempo di espandere nella versione animata”.