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domenica, Mar 12

Droni, localizzare il pilota è più facile di quanto crediate



Da Wired.it :

Sebbene Dji detenga un’enorme quota nel mercato dei droni di consumo, inoltre, il problema è destinato a crescere quando a settembre entreranno in vigore le nuove norme della Federal aviation administration degli Stati Uniti (Faa), che impongono a tutti i droni utilizzabili dal pubblico di dotarsi di sistemi simili a DroneId.

“Si tratta di un grosso problema – spiega Moritz Schloegel, uno dei ricercatori dell’Università della Ruhr che ha presentato i risultati della ricerca all’Ndss –. Potreste pensare che il vostro drone trasmetta la sua posizione. Ma improvvisamente trasmette anche la vostra. Che siate attenti alla privacy o che vi troviate in una zona di conflitto, possono accadere cose spiacevoli”.

Le accuse dell’Ucraina

La scorsa primavera DroneId era già finito al centro di una controversia, quando il governo ucraino aveva criticato Dji perché le forze militari della Russia stavano usando i droni dell’azienda per il puntamento dei loro missili e sfruttavano i segnali radio trasmessi dai droni Dji dell’Ucraina per localizzare il personale militare del paese. Dji, che ha sede in Cina, vende da tempo alle autorità governative e alle forze dell’ordine Aeroscope, un dispositivo delle dimensioni di una valigia che consente di ricevere e decodificare i dati DroneId, determinando la posizione di qualsiasi drone e del suo operatore fino a circa 48 chilometri di distanza.

Dji pubblicizza DroneId e Aeroscope per applicazioni civili legate alla sicurezza, come la prevenzione di problemi sulle piste degli aeroporti, la protezione di eventi pubblici e la localizzazione di tentativi di contrabbando verso le carceri. In una lettera a Dji, tuttavia, il vice ministro della Difesa ucraino ha scritto che la Russia ha utilizzato dei dispositivi Aeroscope provenienti dalla Siria per tracciare i droni ucraini e i loro operatori, con conseguenze potenzialmente letali.

Dji ha risposto condannando qualsiasi uso militare dei suoi droni di consumo e successivamente interrompendo la vendita sia all’Ucraina che alla Russia. In un primo momento, rispondendo a un’inchiesta di The Verge sulla controversia, l’azienda aveva anche affermato che DroneId era criptato e quindi inaccessibile per chiunque non disponesse di Aeroscope. Successivamente però Dji ha poi ammesso al sito che le trasmissioni in realtà non erano criptate, dopo che il ricercatore di sicurezza Kevin Finisterre aveva dimostrato di poter intercettare alcuni dati DroneId grazie a Ettus, una tecnologia di tipo software defined radio (sdr) disponibile in commercio.





[Fonte Wired.it]