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venerdì, Ago 14

Dying Light, il DLC Hellraid è ora disponibile


Ispirata a un vecchio progetto di Techland, l’espansione permette ai giocatori di affrontare orde di scheletri e demoni all’interno della sinistra Torre di Ba’al

Negli ultimi cinque anni, i fan di Dying Light si sono divertiti ad affrontare un’orda di zombie dopo l’altra, ma ora devono prepararsi a entrare in un territorio inesplorato. L’espansione Hellraid introduce nel survival horror in prima persona di Techland delle atmosfere dark fantasy del tutto inedite e sostituisce i classici cadaveri ambulanti con scheletri e altre mostruosità uscite dai classici film horror degli anni ’80. Per accedere ai contenuti del DLC, disponibile per PlayStation 4, Xbox One e Pc a 9,99 euro, i giocatori non devono fare altro che interagire col cabinato arcade presente nel seminterrato della Torre e lasciarsi risucchiare in un nuovo mondo. 

 

I contenuti del DLC

 

L’avventura del DLC si svolge all’interno delle Torre di Ba’al, dove i giocatori devono affrontare una serie di creature infernali utilizzando spade, asce o martelli. In futuro, Techland introdurrà delle taglie speciali tramite un aggiornamento gratuito: sconfiggendo determinati nemici, i giocatori potranno ottenere dei premi aggiuntivi ogni volta che visiteranno il maniero maledetto. È possibile affrontare gli orrori della Torre di Ba’al da soli o unire le forze con uno o più amici.

 

La storia del progetto Hellraid

 

L’espansione Hellraid è ispirata a uno sfortunato progetto di Techland che non è mai arrivato sugli scaffali dei negozi. Pensato inizialmente come una mod per Dead Island, l’esperimento del team polacco si trasformò ben presto in qualcosa di ben più grande: un action rpg ambientato in un mondo dark fantasy pieno di nemici da affrontare. Techland mostrò al pubblico il nuovo progetto nel 2013, con un trailer che ne mise in luce tutti i punti di forza: ambientazioni lugubri, esaltate dal Chrome Engine 5, combattimenti tanto sanguinosi quanto appagante e orde su orde di nemici con cui combattere. Le ambizioni della software house si scontrarono prima con i limiti tecnici delle console disponibili in quel periodo e poi con dei risultati non all’altezza delle aspettative. Alla fine, Techland decise di mettere definitivamente in pausa il progetto e di concentrare le proprie risorse su Dying Light.



fonte : skytg24