Presentato due mesi fa, il nuovo Dyson Supersonic Nural sul mercato da pochi giorni è un’evoluzione dell’asciugacapelli Dyson Supersonic. Il nome lo suggerisce già: Nural è una sorta di versione 1.5 del predecessore, che si caratterizza per la dotazione di sensori a bordo e per un affinamento degli accessori. Se al primo giro, esattamente nel 2016, Dyson aveva puntato su design e ingegneria, adesso ha introdotto anche la componente smart.
Nello specifico il Nural, grazie a un sensore integrato, ha capacità di variare l’intensità di calore in base alla distanza per proteggere il cuoio capelluto. Si può usare in modalità normale, intervenendo direttamente sui tasti velocità flusso e intensità calore, oppure cliccare su un tasto centrale che regola il calore automaticamente fino a un minimo di 55°C. A quel punto un led si illumina in relazione alla temperatura, quindi mutuando da giallo a rosso.
Dopodiché, manualmente come per il Supersonic, si può scegliere fra tre velocità: alta, rapida e per styling; media, naturale e delicata; bassa, per diffusore. E quattro impostazioni di calore: 100°C, rapida e per styling; 80°C, regolare; 60°, delicata e diffusore; 28°C freddo, per dare luminosità. Infine, come gli auricolari wireless, interrompe il flusso quando viene appoggiato su una superficie e memorizza eventuali impostazioni correlate a ogni singolo accessorio. La potenza è di 1600W mentre i giri sono di 110mila rpm.
Sul fronte accessori sono sempre cinque (e ad attacco magnetico): diffusore, finish, gentle air, concentratore e pettine districante. Il diffusore di nuova generazione del Nural si può smontare per affinare ulteriormente il controllo sull’effetto volume e velocizzare l’asciugatura.
Le differenze rispetto al Supersonic
I due modelli si assomigliano nel design, ma differiscono molto sia nella cromia che nell’unità di diffusione. Se da una parte il classico Supersonic trasmette eleganza ed essenzialità, il Nural svela con un gioco di trasparenze la sua componente tecnologica distintiva.
