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sabato, Apr 18

È il momento di recuperare queste 10 serie francesi



Da Wired.it :

I cugini d’Oltralpe si sono rimboccati le maniche e Netflix ha preso (quasi) tutte le loro ultime uscite più belle, che si sono – meritatamente – fatte largo grazie al passaparola

Stanchi delle solite serie americane? Buttatevi sulla Francia. I cugini d’Oltralpe, infatti, si sono rimboccati le maniche mettendo in piedi delle gran belle produzioni. La maggior parte è su Netflix che, a quanto pare, ha fatto mambassa di molti titoli. Non si capisce, però, perché (troppo spesso) la piattaforma in streaming non li abbia promossi degnamente, anche perché ci sono prodotti dignitosissimi che si sono – meritatamente – fatti largo grazie al passaparola.

1. Chiami il mio agente!


Questa è, senza dubbio, una delle cose più carine che vi capiterà di vedere (su Netflix, ça va sans dire). L’agenzia parigina ASK gestisce le grandi star del cinema francese, da Isabelle Huppert a Cécile de France passando per Nathalie Baye e Jean Dujardin. L’arrivista Mathias, il casinista Gabriel, la decana Arlette e la sciupafemmine Andréa sono i manager che devono destreggiarsi tra la loro difficile vita privata e i capricci e le manie dei divi del grande schermo. La situazione si complica quando il socio di maggioranza, Samuel, passa a miglior vita. Inizia una corsa – tra sgambetti professionali e verità nascoste – per mantenere in piedi l’agenzia e non essere divorati dalla concorrenza. Il titolo originale è Dix pour cent e fa riferimento alla percentuale che prendono gli agenti alla chiusura del contratto di ogni artista. La creatrice, Fanny Herrero, nonostante il successo delle (per ora) tre stagioni ha anticipato che ce ne sarà una quarta (e forse) ultima. La showrunner ha dichiarato, infatti, che c’è un termine fisiologico della fiction. E uno degli attori, Grégory Montel, interpellato da RTL ha ammesso appunto che la quarta stagione potrebbe mettere la parola “fine” alla tanto amata serie. Quel dommage!

2. Mortale

https://www.youtube.com/watch?v=coUU-2c31Ik
Vi mancano Misfits britannici, ma anche Buffy l’ammazzavampiri? Sempre su Netflix spunta il teen drama che ha per protagonisti Sofiane e Victor, due ragazzi che fanno un patto con Obé (una sorta di satanasso), per cercare di risolvere il mistero che si cela dietro alla morte di Reda, fratello di Sofiane. Stretto il patto, ai giovani arrivano delle capacità straordinarie: a Sofiane la telecinesi, a Victor il talento di leggere la mente. Le abilità soprannaturali funzionano, però, solo se i protagonisti sono vicini. Un serial non male che unisce i superpoteri e il voodoo. A crearlo è stato il regista francese Frédéric Garcia, che aveva ha già diretto la versione d’Oltralpe di Skam, web series “in franchising” prodotta in varie nazioni.

3. Vernon Subutex

https://www.youtube.com/watch?v=sn4qp7AyVTc
Tutti ricordiamo il sex symbol Romain Duris per una delle pellicole che ha segnato una generazione. No, non Il tempo delle mele, bensì L’appartamento spagnolo. Qui, invece, ha un look trasandato per impersonare il protagonista del serial ispirato dall’omonimo libro di Virginie Despentes (l’autrice di Scopami, che ne ha anche diretto la versione cinematografica con Coralie Trinh Thi). Vernon è l’ex proprietario del negozio di dischi Revolver, che ha abbassato la saracinesca per la crisi dell’industria discografica. L’uomo vive di espedienti e cerca continuamente un posto dove stare. Tutto cambia dopo aver passato una notte con la rockstar Alex Bleach: il cantante muore di overdose, gli lascia tre videocassette dal contenuto misterioso e Vernon diventa, improvvisamente, ricercatissimo. La serie è su Canal+. Speriamo non resti una prerogativa d’Oltralpe.

4. Destini in fiamme


Davvero avvincente questo titolo (Netflix) ambientato durante il periodo della Belle Époque e ispirato a un fatto realmente accaduto in cui hanno perso la vita 126 persone durante un evento di beneficenza. Nel 1897, dopo un devastante incendio a Parigi, la storia si focalizza sulla vita di tre donne tra infedeltà, raggiri e amori travolgenti. Non diciamo di più. Destini in fiamme va gustato puntata dopo puntata, anche perché regala uno spaccato non edulcorato della situazione femminile di quegli anni. E da quel punto di vista c’è davvero poco da ridere. P.S. La prima puntata, quella del rogo, è per spettatori non impressionabili.

5. La mitomane


Che cosa succede se una madre (Elvira), stanca delle trascuratezze da parte dei famigliari e delle insoddisfazioni lavorative, fingesse di essere malata di cancro? E se la situazione le sfuggisse di mano? La serie – che trovate, manco a dirlo, su Netflix – è diretta da Fabrice Gobert, ideatore, co-sceneggiatore e co-regista del cult made in France Les Revenants (che se non avete visto dovete recuperare!). Un successo che ha ricevuto, tra le altre cose, un International Emmy Award nel 2013.

6. Vampiri 


Vi sentite orfani di The Vampire Diaries? Voilà, Netflix vi offre il serial tratto dal romanzo omonimo e postumo di Thierry Jonquet (uno dei più grandi scrittori di noir, il cui libro Tarantula ha ispirato il film La pelle che abito di Pedro Almodóvar). L’adolescente parigina Doina scopre di essere un nuovo genere di vampiro, capace di vivere di giorno e di notte. Il problema è che lei e suo fratello Andrea sono gli unici della famiglia a non essere creature assestate di sangue. Non è, però, tutto come sembra: le pulsioni di Doina sono tenute a bada da una pillola creata dal padre scomparso. Senza la pasticca l’istinto vampiresco esce allo scoperto e sono guai. La natura ibrida della teenager, però, interessa a un gruppo di vampiri che vorrebbero sfruttare le sue capacità da umana. Il volto di Doina è quello di Oulaya Amamra, attrice amatissima in patria dopo la vittoria del Premio Lumière e César come promessa femminile.

7. Operazione amore


Un po’ Girls, un po’ Sex & the City, ma in salsa rigorosamente francese. Elsa, Charlotte ed Emily sono tre amiche di Parigi sui 30 anni. Elsa, in particolare, è insoddisfatta del suo lavoro. Ed è ancora innamorata del suo ex.  Charlotte ed Emily hanno, allora, un’idea: ingaggiare un gigolo per fare dimenticare alla ragazza i problemi di cuore. Il qui pro quo è servito. Garantisce, anche in questo caso, Netflix. Nota a margine: la prima stagione vince a mani basse sulla seconda.

8. I love you 2


Attention, s’il vous plaît
: il titolo non fa riferimento a una seconda stagione! Forse quello originale, che prende in prestito un brano di Josephine Baker, J’ai deux amours, vi aiuterà a capire meglio. La miniserie è andata in onda su Fox Life. E racconta la storia del medico Hector e del suo compagno Jérémie. I due uomini, dopo cinque anni di convivenza, decidono di diventare papà con la loro amica lesbica Anna. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando, come un fulmine a ciel sereno, nella vita di Hector ritorna il primo amore, Louise, e si rende conto di amare contemporaneamente il compagno e la ex. Non riuscendo a scegliere, decide di portare avanti entrambe le relazioni. Quali saranno i risultati?

9. Osmosis


Altro che Tinder! Nella Parigi del futuro arriva sul mercato Osmosis, una nuova app per appuntamenti in grado di scovare il vero amore analizzando accuratamente il cervello degli utenti. Per testarla vengono scelti 12 candidati che permetteranno, a un’intelligenza artificiale, di sezionare pensieri ed emozioni. Il robot sarà capace di decodificare i sentimenti? Forse, ma il prezzo sarà comunque troppo alto. Tra i protagonisti: Hugo Becker, salito agli onori delle cronache per il ruolo del principe di Monaco Louis Grimaldi nel telefilm Gossip Girl. La creatrice della serie (visibile su Netflix) è Audrey Fouché, già sceneggiatrice di due cult come Les Revenants e I Borgia.

10. Marseille


Il grande Gérard Depardieu è protagonista di questo serial Netflix sulle vicende di Robert Taro: dopo 20 anni come sindaco di Marsiglia, si prepara a lasciare l’incarico indicando come suo successore Lucas Barres. Prima di andarsene, però, vuole rilanciare il porto cittadino con la costruzione di un grande casinò. È qui che il suo ex-delfino Lucas lo tradisce, buttando Taro al centro di una campagna elettorale che si trasforma, ben presto, in un duello zeppo di intrighi, senza esclusione di colpi. Anche se la serie qualche pecca ce l’ha, è comunque  godibile, soprattutto per gli amanti del genere.

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[Fonte Wired.it]