Come il fattore umano continua a fare la differenza nel mondo invaso dalle macchine: nel numero autunnale di Wired, con un prologo di Roberto Saviano, trovate interviste a Rutger Hauer, Mika, Carlo Cottarelli, Jimmy Wales, Paul Giamatti e molti altri
Il prologo del volume è affidato a una penna d’eccezione: quella di Roberto Saviano. L’autore di Gomorra ha firmato per noi un editoriale in cui ci invita a “ricucire lo strappo”, cioè a ricreare un patto sociale che qualcuno ha provato a distruggere per ottenerne dividendi elettorali. E il resto dei contenuti sono tutte interviste: a Rutger Hauer, l’indimenticabile androide di Blade Runner, che si è raccontato l’ultima volta prima della sua recente scomparsa; all’economista Carlo Cottarelli, che spiega perché indebitare lo stato significa indebitare le persone; all’autrice di No Logo (e ora de Il mondo in fiamme) Naomi Klein, secondo cui è in atto una campagna di disinformazione per distrarci da quel che conta veramente; allo scienziato scopritore dei neuroni specchio Giacomo Rizzolatti, per il quale anche la più ammirevole intelligenza artificiale è ancora lontana dal miracolo che distingue ogni essere umano: provare emozioni.
Tra i personaggi che si sono raccontati sulle pagine del numero autunnale di Wired ci sono anche l’ex ministro Giulio Tremonti, la cantautrice Levante, la popstar Mika e altri, ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa: per ora vi diciamo che nel bookazine troverete anche stupendi ritratti artistici dei protagonisti del futuro firmati dagli illustratori Mathilde Crétier, Daniel Stolle e Alessandro Cripsta.
Anche in questo numero trovate l’allegato business di Wired, in formato tabloid, dedicato ai cambiamenti apportati dalla tecnologia al mondo della giurisprudenza: è l’antipasto di Wired Legal, l’evento di Wired che il 29 ottobre a Milano ci porterà al centro dell’innovazione del mondo legale.
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