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lunedì, Lug 15

È morto Fernando Corby Corbató, l’inventore della password


Sebbene ci si trovi in un momento che vede le realtà hi-tech e i giganti del mondo online impegnati nello sperimentare e introdurre nuove forme di autenticazione a dispositivi e servizi (dal riconoscimento biometrico ai token), ancora oggi tutti noi ci affidiamo quotidianamente alla password. È dunque giusto rendere omaggio al suo inventore, Fernando “Corby” Corbató, venuto a mancare nei giorni scorsi.

Fernando “Corby” Corbató e la password

La scomparsa risale al venerdì della scorsa settimana, ma la notizia si è diffusa solo nel weekend. Corby si è spento all’età di 93 anni nella sua abitazione di Newton, nel Massachusetts. Classe 1926, ha ottenuto nel 1990 il premio Turing. A renderlo celebre anche il contributo alla creazione dei sistemi di time-sharing, essenziale in ambito informatico per far sì che una singola unità (calcolatore o elaboratore) possa far fronte a più processi richiesti da diverse utenze. Ha guidato lo sviluppo di CTSS (Computer Time-Sharing System), uno dei primi SO moderni della storia, messo a punto nei laboratori del MIT all’inizio degli anni ’60.

Si arrivò al concetto di password proprio per garantire che le informazioni date in pasto al calcolatore da diverse fonti potessero risultare protette e al sicuro. Al CTSS sono inoltre associate le prime forme di editor testuale (QED), messaggistica e email.

Tra gli altri progetti lanciati e portati avanti in seguito da Corbató anche il sistema operativo Multics che si ritiene abbia ispirato Unix. Ha poi contribuito alla creazione del Project Mac interno al MIT, predecessore del Laboratory for Computer Science e parte della fusione con l’Artificial Intelligence Lab che ha portato alla nascita dell’attuale CSAIL (Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory), oggi casa di oltre 600 ricercatori e responsabile di alcune delle iniziative più avanzate del pianeta nel territorio IA.

La sua non è certo stata una vita come tante. Veterano della marina militare statunitense, lascia la moglie Emily con le due figlie Carolyn e Nancy, oltre a due figliastri e cinque nipoti. Per omaggiarne la memoria potremmo finalmente evitare di scegliere password come 123456.





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