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lunedì, Mar 29

È partita la corsa per portare internet nell’Artico



Da Wired.it :

Starlink e OneWeb si stanno sfidando per conquistare lo spazio che sovrasta il Polo Nord: i loro satelliti potranno presto portare il segnale a banda larga nelle regioni ghiacciate, e gli eserciti statunitense e britannico osservano la questione da vicino

(foto: Vince Gx/Unsplash)

La corsa alla conquista dell’internet dallo spazio continua a nuove latitudini: OneWeb e Starlink, i due principali protagonisti dello sviluppo di infrastrutture via satelliti, stanno spostando le loro attenzioni verso la regione artica. Le due compagnie rivali infatti sono in lizza per ottenere accordi governativi redditizi per fornire il segnale internet a banda larga alle latitudini più settentrionali del nostro pianeta. Al momento Starlink è già entrata in fase di beta test fornendo il proprio segnale – trasmesso da oltre mille satelliti già lanciati – ai suoi oltre 10mila clienti mentre OneWeb, con l’ultimo lancio di 36 satelliti, ha raggiunto quota 146 apparecchiature in orbita.

L’Artico è una regione che attualmente non ha copertura internet a banda larga: le forze armate statunitensi e quelle del Regno Unito sono disposte a spendere cifre ingenti fondi governativi per finanziare le aziende che potranno collegare a internet queste aree remote, che ospitano esclusivamente centri di ricerca e avamposti militari.

Secondo quanto riferito dalla stessa SpaceX, la compagnia di Elon Musk sarebbe particolarmente interessata al Project Gigabit da 6,9 miliardi di dollari che il Regno Unito ha in programma. Questo progetto mira a portare una connessione ultraveloce ai suoi territori più a nord, sfruttando un sistema di palloni areostatici in grado di trasmettere il segnale internet a banda larga oppure appoggiandosi alle costellazioni satellitari di OneWeb (che parte avvantaggiata, essendo parzialmente di proprietà del governo britannico), e Starlink. Secondo i ministri britannici saranno 510mila case private e aziende site in Cambridgeshire, Cornovaglia, Cumbria, Dorset, Durham, Essex, Northumberland, South Tyneside e Tees Valley a beneficiare del progetto Gigabit per prime.

Se Starlink può contare su un solido background, razzi di proprietà e fondi provenienti dalla SpaceX, OneWeb si deve riprendere da uno sfiorato fallimento ripagando la fiducia che il governo britannico ha riposto nella compagnia, aiutandola a evitare la bancarotta. Starlink è invece incentivata dagli interessi del governo americano per la medesima area geografica. Il programma Lighting dell’Air Force statunitense nel 2018 ha infatti consegnato 28 milioni di dollari a SpaceX per testare il collegamento del segnale di Starlink sugli aerei militari e questo potrebbe spingere la compagnia di Musk a cercare di coprire prima dei rivali la regione artica. Ora SpaceX è in attesa dell’approvazione della Fcc statunitense per inviare 348 satelliti nell’orbita polare, realizzando la richiesta arrivata da “utenti federali a banda larga per i quali potrebbero esserci significativi vantaggi per la sicurezza nazionale”.

L’artico “è stata una regione importante per un po’, ma sta diventando sempre più importante”, ha affermato a The Verge Chris Quilty, partner e analista del settore satellitare presso Quilty Analytics. “La maggior parte dei satelliti per le comunicazioni che esistono oggi stanno volando sopra l’equatore e non possono coprire la regione polare”.

Infine, sebbene SpaceX possa già contare su maggiori fondi e una migliore tecnologia, OneWeb ha dalla sua parte un design orbitale già approvato, che permette ai suoi satelliti di passare attraverso lo spazio sopra i poli. La lotta sembra quindi essere ad armi pari: vedremo chi la spunterà.

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[Fonte Wired.it]